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22 Gen
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Intervista all'autore - Monica Saia -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere rappresenta tutto:
Esprimere ciò che di nascosto c’è in me stessa, provare a insegnare qualcosa ai lettori, ma soprattutto emozionare e affascinare.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questa storia, benché sia un’invenzione, è lo specchio della mia vita.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Un significato importante e forte che mi è stato realmente insegnato dalla mia esperienza: non smettere mai di sperare.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
Più o meno semplice, ho cercato comunque un titolo coerente con il testo.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il celebre libro dell’Odissea per me è una fantastica lezione di coraggio senza limiti.
 
Ebook o cartaceo?
Il cartaceo secondo me permette un’immersione maggiore nella storia.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Fin da piccola ho ambito a questo.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Tramite questo libro vorrei trasmettere a tutti il messaggio di speranza, perché dopo la pioggia può venire fuori un bellissimo arcobaleno.
Non serve raccontare un aneddoto tutto il libro si spiega da solo...
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Grandissima soddisfazione e grande orgoglio.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il mio migliore amico Peppe.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia un enorme passo avanti verso l’inclusione di tutti e il rispetto dei diritti di ognuno.

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