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17 Mag
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Intervista all'autore - Salvatore Noviello -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è dare vita propria ai miei pensieri, alle emozioni che vivo e intendo trasmettere.
Le emozioni che provo scrivendo sono pezzi di vita impressi sulla carta dall'inchiostro della vita che è nell'essenza dell'essere.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Molto della mia vita vissuta è riportata nelle mie poesie, aforismi, racconti. In questo libro vi è una poesia dal titolo “È ormai era tutto finito” che vinse, alcuni anni fa, il primo premio come anonimo ad un concorso di poesia intitolato ad A.Mattis e che il Prof. Carmelo Abaleo di Milano in un incontro casuale su un treno lesse e si commosse: era la morte di mia nonna investita da una auto pirata guidata da un suo lontano parente. In quel concorso vinse anche una poesia, nella sezione ragazzi, di mio figlio Felice Noviello.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ha significato mettermi a nudo, riscrivere quello che anche firme famose hanno ripreso dal mio profilo Facebook che si era trasformato nel diario delle mie emozioni. Ma nei fatti rappresenta un regalo a chi ha talento e non ha la forza economica per esprimerlo, come accaduto a me e a tante persone appartenenti alla mia esistenza terrena.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Era nell'aria.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il Piccolo Principe.
 
Ebook o cartaceo?
Entrambi.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Mai. Scrivo, ciò che scrivo appena viene letto è di chi si è emozionato leggendo.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Eravamo in riunione per l'associazione Futuracrea APS ETS (di cui sono Presidente). Loro perla ano e nella mia mente si formavano aforismi... Allora ho deciso di proporre un libro per fare raccolta fondi per le iniziative dell'associazione e la cosa si sta ora materializzando, anche grazie al lavoro invisibile della Vicepresidente Manuela.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Sembra un sogno.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La Vicepresidente dell'associazione Futuracrea APS ETS Manuela Marchese, la quale mi ha molto aiutato e spinto a farlo questo libro.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ottima iniziativa che percorrerei con immenso piacere per i tanti ipovedenti e per chi tra i sensi disponibili utilizza di più la parte uditiva. Sarebbe bellissimo approssimarsi ad una nuova frontiera: quella del video-audiolibro. 

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