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04 Mar
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Intervista all'autore - Antonio Sorrentino -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto Campobello di Mazara in provincia di Trapani anche se in fasi alterne sono stato via dal mio paese conoscendo altre realtà che hanno accresciuto la mia vita in modo esponenziale.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Ma penso per l'evoluzione della società come ripeto sempre alle mie nipote
di leggere i libri di Wilbur Smits o il deserto dei tartari di Buzzati, mi dicono sempre di sì e spero che prima o poi lo faranno
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Io che sono un appassionato di storia e di tradizioni dico che non c'è cosa più bella di sfogliare un libro e sentire l’odore della carta anche se devo dire con l’evoluzione tecnologica e la comodità può essere come di una forma, ma più comoda per leggere purché si legge.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Penso che non sia un colpo di fulmine ma una voglia di conoscenza di curiosità
e nel sentire cosa hanno atri da comunicare
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Il trasmettere, far conoscere principalmente ai miei figli alla mia famiglia alle mie nipoti la storia anche se in breve parole la vita del nonno Antonio. Mi hanno tutti detto che non vedono lora di leggerlo.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il rispetto verso i nostri simili, il rispetto alla vita e il votarsi sempre verso l'onestà che alla fine paga.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ma il desiderio di scrivere l'ho sempre avuto poi piano piano man mano che la mia vita si arricchiva sempre di esperienze e iniziando a leggere diversi libri mi sono praticamente innamorato della scrittura.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
La storia di mio padre che è stata talmente complessa e articolata che ho intenzione di scrivere un romanzo proprio su di lui perché non basta una sintesi un capitolo per poterla descrivere, speriamo di farcela.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Assolutamente no
 
Il suo autore del passato preferito?
Chiaramente Dante Alighieri in primis poi Leopardi, Manzoni e per finire Wilbur Smith, morto da poco.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ma vedete sono tutte cose belle e interessanti se servono alla divulgazione della scrittura.

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