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05 Gen
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Intervista all'autore - Emanuela Stillitano -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è senz’altro una evasione. Non ho mai amato molto le parole, quelle che vanno in aria intendo, parlo molto solo quando sono a disagio, in pochi sanno che con gli amici intimi condivido molti silenzi
. Scrivere rappresenta da sempre quel compromesso tra il pensiero e ciò che resta senza l’aria che lo disperde. Provo molte emozioni nello scrivere ma più che nel riportare su carta, mi emoziona più che altro il pensiero che lo precede, perché mi isola ma allo stesso tempo mi rende piena
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Abbastanza, come penso ogni opera di ogni autore, altrimenti sarebbe pura fantasia ma anche lì c’è molto di vero.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È venuta abbastanza velocemente, seguendo innanzitutto la mia passione per il mito. Ogni eroe e ogni antieroe nasconde la sua vulnerabilità nelle cose da tutte condivise e la mia intenzione era parificare il più possibile l’essere umano perché ho la ferma convinzione che è ciò che ci accumuna a dover essere enfatizzato. E cosa è se non l’emozione?
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
L’ho decisa subito, dopo un paio di poesie. Sangue Blu ha una certa ambivalenza. Per me significa il mare e la nobiltà. Entrambi presenti nella raccolta. Mai avute alternative, ho voluto questo fin dall’inizio
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
La bibbia, non l’ho mai letta perché penso sia l’ultimo libro che leggerò, ma sicuramente il più straordinario. Questo pensiero prescinde da quanto io possa essere cattolica o meno, non è un fatto religioso ma di spiritualità
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo, assolutamente! Portare comodamente in un tablet la divina commedia ha i suoi vantaggi, ma vogliamo disintegrare il “peso “della cultura? I libri devono pesare
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Non mi sono mai chiesta il perché e questo mantiene viva la mia curiosità. Da sempre, scrivo da quando avevo 6 anni poesia.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce come detto in precedenza dalla mia passione per il mito greco e non solo. Un aneddoto simpatico legato ad una delle poesie potrebbe essere la scelta di qualche tematica un po’ audace trattata con disinvoltura, ho avuto qualche problema col fidanzato che è finito con una grossa risata!!!
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una grande bella emozione. Ti dà la carica necessaria di fare anche molto altro e molta fiducia in te stessa, che non è mai abbastanza per chi come me non è mai contento!
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il mio ragazzo, ha anche molto insistito affinché pubblicassi. A lui il primo grazie!
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso sia molto positiva, la poesia resta comunque una forma teatrale scritta. Qual miglior modo di renderla viva? Assolutamente d’accordo 

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