Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Logo
Stampa questa pagina
28 Nov
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Dante Plicato de Montis -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Nato a Treviso, ma a tre anni ero a Roma, Torpignattara, a venti quattro a Montebelluna TV.
Dopo quattro anni ho iniziato a girare il mondo, quattro anni in Germania, tre anni in America, sei anni in Cina, Pechino tre anni, Shangai tre anni, nove anni in Spagna, Barcellona, due anni in India, più paesi dell'Est e orientali, Giappone, Corea.
Sempre come responsabile di aziende, qualità e produzione. anche di 1200 persone.
Ho deciso di iniziare a scrivere in Cina, perché lì o andavi in giro con le ragazze, oppure eri in giro come un tonto, la TV parlava solo cinese, così mi sono scoperto se posso chiamarmi scrittore, almeno credo.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Quando lavoravo era la sera, e nei giorni di sabato e domenica.
Ora che sono senza impegni la mattina e il pomeriggio, normalmente scrivo due libri, così li divido tra la mattina e il pomeriggio.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Sinceramente non ho preferenze specifiche, leggo di tutto, ora sto leggendo la serie del Trono di Spade.
Ma amo molto leggere dell'antica Roma.
Wilde, (Il Ritratto di Dorian Grey)
Salgari, tutte le opere perché mi fa sognare.
Devo dire che sono un divoratore di libri cartacei, una media di quindici libri l'anno.
Visto che ora ho il tempo.
 
Perché è nata la sua opera?
Ho scritto 57 libri e continuo a scrivere.
Ogni libro e nato da uno spunto reale.
Questo in particolare è nato dopo molta sofferenza, perché la ragazza del libro la incontro ancora, lo spunto è nato da alcune sue parole, (Che si può vivere la vita in un'altra maniera.) riferito alle mogli che sono sempre arrabbiate e dispotiche verso i mariti.
Quello che ho scritto sul libro è tutto vero, perché dentro di me la amo.
Escluso il finale, che è inventato, ho scritto nella realtà che sto vivendo, infatti tutte le volte che la vedo il cuore accelera i battiti
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Devo ammettere che non sono un letterato, e lo spunto è arrivato dall'incontro di molti anni fa con questa meravigliosa donna.
Il contesto sociale è quello del mio girovagare per il mondo e conoscere e vivere nel mondo, ho visto e incontrato cose che la maggioranza non ha mai conosciuto.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Diciamo da entrambi, scrivo la realtà e sogno che il mondo sia più vivibile e più buono, con meno bugie e falsità.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Su questo libro molto.
Ma anche su molti altri libri c'è molto vissuto.
Infatti dove ho vissuto ho scritto i libri sulla realtà, sulla Cina, America, India, Spagna.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
No, ho fatto tutto da solo, nella mia ignoranza.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Tuti i miei libri li legge mia sorella, che mi dà delle dritte e dei consigli, faccio fatica ad accettarli.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
È una cosa molto interessante, spero che prenda piede.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non sono in grado di parlarne perché, non ho mai avuto occasione di ascoltarlo.

Acquista il Libro sul nostro ecommerce