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01 Ago
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Intervista all'autore - Mario Forzisi -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Riposto, paese sulle sponde ioniche, dove sono cresciuto, sono stato a lavorare sul mare come ufficiale di coperta su navi mercantili, grazie a questo lavoro ho girato il mondo, nel quale ho avuto l'occasione di conoscere altre culture e usi.
Ho 57 anni e ho sempre avuto la passione per la poesia.
Risiedo sempre a Riposto, nella borgata di Torre Archirafi.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Agli adolescenti, consiglierei di leggere molto anche testi storici o romanzeschi,
qualsiasi tipo di lettura per me è un toccasana per la mente, specialmente per un adolescente che comincia ad entrare nella vita quotidiana, come protagonista,
consiglierei soprattutto biografie, le quali possono dare insegnamenti di vite trascorse di persone che hanno fatto scelte nella vita sia possibilmente errate o adeguate.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Secondo me, il cartaceo dovrebbe sempre esserci, anche se con la tecnologia che abbiamo adesso l'ebook è entrato a far parte del nostro cammino, ben venga,
facilitazioni nell'avere sempre a portata, uno strumento che possa farti immergere nella lettura molto utile e semplice da usare e sfogliare quando si vuole, nei luoghi e nei momenti della giornata.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura per me, più che un colpo di fulmine, è un istinto personale,
ho sempre voluto scrivere poesie, che raccontano la quotidianità dell'uomo.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Le cose che mi spingono a scrivere sono l'osservazione, la quotidianità, la semplicità dell'emozioni, che una buona poetica possa dare, specialmente per poter raccontare le emozioni che a volte nascondiamo, per non sembrare deboli.
Come nelle mie precedenti raccolte da me pubblicate con la BookSprint edizioni,
le mie poesie sono testimonianze di vita mia personale, o anche dell'osservazione del comportamento umano.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Ai lettori, che amano la poesia, il mio messaggio semplice quello di provare emozioni o sentimenti, che a volte, come detto prima nascondiamo dentro di noi,
bisogna aver il coraggio di provarle e di mostrarle, senza aver timore della realtà.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La scrittura di testi poetici e stata sempre una passione per me, andando avanti nella vita, ho deciso o ho preso coscienza, di poter lasciar dei messaggi a una nuova generazione, cercando di mandare dei segnali personali, e far si che i miei errori, non possano essere ripetuti da giovani ragazzi che si affacciano ad affrontare la loro realtà.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Si nella mia prima raccolta, Riflessioni di vita reale.
Un’antologia di poemetti autobiografici, che mi auguro mandino al lettore un messaggio chiaro su una vita vissuta di spropositi, accompagnata da fallimenti,
perdita di affetti e anche di amore verso gli altri.
Che possano prenderne coscienza su come certi errori da scelte sbagliate,
possano condurre su baratri o illusioni false.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No mai, ho sempre avuto fermo dentro di me, quel fervore di poter scrivere, anche se sono poemetti qualcosa che potrebbe aiutare ai giovani, ho adulti che hanno vissuto le mie esperienze (negative) poter ricominciare a rinascere,
per questo ho sempre deciso di portare a termine le mie impressioni.
 
Il suo autore del passato preferito?
Autori del passato sono tanti, tra di cui il Manzoni, Dante, per la poesia: Foscolo, Leopardi, Deledda la Merini ecc.
 
1Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
No comment.

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