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12 Mag
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Intervista all'autore - Ruggero Chiosi -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Raccontare, per me, vuol dire rielaborare quello che ho vissuto e letto nel corso della mia vita. Guerra, viaggi, malattie, amori, amicizie.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Ho vissuto il racconto come lo vedessi al cinema, ma con le emozioni mie proprie.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Vivere il racconto quasi come quando navigavo con la mia barca a vela WATERGATE. Sentire lo scorrere dell'acqua lungo la murata, la vibrazione del timone e il vento che gonfiava le vele e mi scompigliava i capelli.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Leggendo una relazione di Sante Tani - Intitolata "quando sull'Arno c'erano le navi" tra l'altro riportata nell'appendice del libro, che mi ha fatto scattare l'idea di scrivere un racconto con situazioni e personaggi dell'epoca.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Divina commedia, Liriche di Petrarca, L’Orlando Furioso, Decamerone. Se ne dovessi scegliere uno solo, gradirei la Divina commedia.
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo, ma essendo piuttosto vecchio forse la scelta dipende dalla consuetudine di leggere solo libri di carta.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
A 15 anni ho cominciato a tenere un diario in francese, poi in italiano e quindi poesie amorose, poi qualche racconto che poi è rimasto nel cassetto. Le conferenze sulla storia di Livorno e Pisa, della Signora Amanda Floridi e poi del Dottor Piero Giorgetti, archeologo e giornalista con il quale ho collaborato alle dispense del corso "Livorno prima di Livorno" Storia di Livorno dalla preistoria fino ai giorni nostri, mi hanno spinto a usare il romanzo come il racconto della storia sperando che fosse di più facile lettura.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
La conoscenza di Firenze e dei paesi sulle rive dell’Arno, mi hanno fatto venire in mente la storia che ho raccontato oltre alla conoscenza di Londra e di Greenwich dove ho visitato il famoso brigantino "Cutty Sark"
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È interessante e emozionante vedere il proprio lavoro lasciare la forma di idea, poi di scrittura e quindi diventare pagina stampata.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia amica Lorenza Garofoli che è riuscita a rendere comprensibili le mie frasi ingarbugliate.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'umanità è nata anche con la vista, il tatto e la voce. Perché non utilizzare i sensi che abbiamo a disposizione anziché lasciare ad altri l'interpretazione del libro scritto che può essere raccontato con un'enfasi diversa da quella che vorremmo o potremmo dargli personalmente?

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