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25 Gen
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Intervista all'autore - Paolo Scandellari -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato nella periferia di Bologna, nella euforia del termine della grande guerra, da una famiglia umile severa e decisamente Matriarcale.
Una infanzia serena hanno posto in evidenza quale predominate della mia personalità, la solitudine. La medesima è stata la mia compagna della vita.
Indipendentemente da questo aspetto, sono cresciuto cercando sempre di guardare in avanti con positività, ed oggi del mio passato non rimpiango nulla.

 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
La solitudine dei Numeri Primi.
Breve viaggio verso il futuro.
Codice Genesi.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Sin da ragazzo, ho amato il profumo della carta stampata, oltre a circondarmi di tantissime letture. Ma i cambiamenti sono imprescindibili.
Temo solo che correndo, come attualmente accade, perdiamo in noi, i piccoli indispensabili sapori della vita.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Penso entrambe le emozioni.
Se non ami leggere, se non vivi vivendo, non potrai mai avere quel colpo di fulminee che ti spingerà a scrivere. Anche solo banali appunti della vita.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
I tantissimi anni di solitudine, le situazioni paradossali della vita e le troppe fotografie in bianco e nero, nell'album della mia mente.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Non perdetevi. Temete le banalità. Non siate nemici si voi stessi.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Sin da piccolo prendevo appunti sulla mia vita e su quanto accadeva attorno a me.
Si...penso avessi già un sogno nel cassetto, il sogno di scrivere un libro.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Si. Quando mi sono innamorato per la prima ed unica volta.
Oggi la parola Amore per il mio pensare, non è più guidata dal cuore, ma dal vento.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Si diverse volte. In effetti ho impiegato più di cinque anni, per giungere alla parola " fine del libro".
 
Il suo autore del passato preferito?
Moravia Alberto.
Oriana Fallacci.
Paulo Coelho.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Mi auguro e spero che il prorompente futuro, non cancelli per sempre il passato.
Ritengo, ma soggettivamente che il profumo della carta stampata, e la bellezza di un libro nella sua forma, sia un capitolo della storia, da non dimenticare.

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Martedì, 25 Gennaio 2022 | di @BookSprint Edizioni