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26 Ott
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Intervista all'autore - Armando Sciarra

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Ho 79 anni, sono nato ad Orvieto. Sono figlio di contadini. Nella vita, ho fatto il meccanico, il ferroviere e da autodidatta ho insegnato ed insegno tecniche di memorizzazione. Ho sempre scritto fin dalle scuole elementari: poesiole, raccontini. Da giovane, poesie d'amore per le "cotte" che pigliavo. Più tardi, ho scritto un libro "PCI IL PARTITO SUICIDA" per il quale dovevo andare al "Maurizio Costanzo show", ma slittò l'appuntamento perché scoppiò la guerra del Golfo ed il libro fu messo in stand by e lo è ancora.
Non sono mai diventato scrittore perché penso che un vero scrittore, sia quello che scrive qualcosa, lo manda ad una casa editrice e quella si entusiasma e lo pubblica gratis lo diffonde con convinzione. Dato che a me varie case editrici, hanno sempre chiesto soldi per la pubblicazione, non mi reputo scrittore e ciò che ho scritto, resta nel cassetto. Forse, lo diventerò con "Allena Mente" da voi pubblicato.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Scrivo ogni volta che sento l'aspirazione e quindi non ho orari.
Mi è successo di alzarmi di notte per scrivere una poesia.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Massimo Smith.
 
4. Perché è nata la sua opera?
La mia ultima opera, quella da voi pubblicata, è nata per trasmettere su larga scala, ai giovani, ma anche ai meno giovani, ciò che insegno sull'uso della nostra memoria la quale può essere "ingigantita" con appositi esercizi ed accorgimenti (tecniche di memorizzazione) Alla mia età, quando alcuni miei coetanei, non ricordano più neanche il loro numero di telefono, sorprendo tutti i presenti durante le mie dimostrazioni, perché dimostro di sapere a memoria: le prime 3000 cifre del Pgreco e posso farlo in pochi minuti perché ho diviso il numero in 60 gruppi da 50 cifre e ricostruiscono qualsiasi gruppo in meno di un minuto, le capiti ed i prefissi telefonici di tutti i 227 Paesi del mondo e mille altre cose. La gente si sorprende, ma tutti potranno farlo se vogliono, basta acquistare il mio libro e seguire le "istruzioni"
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo. Direi che le circostanze della vita e gli ambienti dove si vive, formano la personalità si ognuno è quindi, chi scrive, ne fa tesoro.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
L'una e l'altra. A volte è il "sogno" che ti ispira una poesia, ma nei racconti o romanzi viene spesso raccontata la realtà compresa un po' di autobiografia.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Moltissimo. In molte poesie, amori vissuti o sognati. Nei racconti, vera vita vissuta magari co un po' di piccole distorsioni. Nel libro che avete pubblicato voi, ci sono dentro fino al "collo" con le mie esperienze, le mie ricerche per meglio memorizzare, le mie emozioni che vorrei far vivere a tutti nel memorizzare e nell'applicare allo studio le mie tecniche.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì, mio nipote Mattia che ci sa fare con il computer.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Non ho scritto romanzi anche se sto facendo diventare un giallo un mio racconto: "La radice quadrata di 8 meno uno". Ci sto lavorando.
Il libro Allena Mente, pubblicato con voi, non è un romanzo, ma un vero corso di tecniche di memorizzazione e metodi di apprendimento.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Può anche esserlo, ma il cartaceo, sarà sempre molto apprezzato: il profumo della carta, il piacere di sfogliare fisicamente un libro.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia una bella cosa, ma senza esagerare. La lettura di un libro fatta nel modo tradizionale, non credo che possa venire soppiantata.
 

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