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30 Ago
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Intervista all'autore - Leonardo Visciglia

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è magia... riempire di tante parole un foglio bianco cercando di creare la realtà partendo dal nulla.
Più che emozioni io provo sollievo.
Mi sembra di sentire troppe cose tutti insieme e tutto in una volta... è cose se avessi troppe cose da dire ma solo sul foglio prendono la giusta direzione, solo sul foglio realmente incarnano quello che voglio dire.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
C'è tanto della mia vita...
Ci sono persone che realmente ho conosciuto con vicissitudini reali.
Ho cambiato i nomi ma i fatti e le emozioni e sensazioni li ho provati nelle realtà.
Non è un’autobiografia, ma c’è tanto della mia vita, mi sono concentrato sulle sensazioni e sui sentimenti.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Diciamo che avevo delle cose da dire a delle persone che non ho più il piacere di incontrare giornalmente e poi mi piace pensare che tutte le cose che non ho mai detto, in generale, siano racchiuse in quelle pagine...
Ho sfruttato la possibilità di dire le cose che per paura o orgoglio non ho detto nel momento che andavano dette.
Un libro è una possibilità di dire ciò che non si è detto per orgoglio o paura.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Scrivere il libro non è stato poi così difficile ma racchiudere tutto il significato di esso in poche parole è stato davvero davvero difficile.
Credo di aver riassunto l'opera nel giusto titolo ...
Ma alla fine un titolo resta un titolo e quest'ultimo serve solo ad incuriosire il lettore...
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il primo libro che porterei è "Io sono leggenda" di Richard Matterson, il film non rispecchia assolutamente la bellezza e il senso del libro ma non deve certamente mancare almeno un libro di poesie di Charles Bukowski.
 
6. Ebook o cartaceo?
Preferisco il cartaceo, per il profumo e perché a me sembra il risultato dei sacrifici di uno scrittore...
ma non disdegno L'Ebook.
Anzi credo che nel mondo attuale dove si hanno libero pochi attimi e si ha la necessità di viaggiare leggere L'Ebook rappresenta una grande possibilità.
Una comodità assoluta.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Credo che nessuno lo scelga.
Un giorno senti che hai qualcosa da raccontare e parlarne non ti basta.
Allora inizi a riempire un foglio e provi una sensazione di leggerezza… poi riempi il secondo foglio, poi il terzo e ti accorgi che potresti continuare fino all'infinito.
Quando scrivi la parola "fine" ti senti svuotato da tutto e credi che non avrai più nulla da dire...
ma dura solo un secondo...
Alla fine sai che c’è molto da raccontare ancora... almeno per me è così.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Non ci sono aneddoti particolari, avevo qualcosa da dire e l'ho detta...
Spero che le mie parole scritte su un foglio bianco servano a dare sollievo o speranza.
Spero che le mie parole possano essere anche le parole che altri non hanno detto... facendole sentire meglio
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
All'inizio ho provato un po’ di vergogna ma vedere i tuoi pensieri, le situazioni che hai vissuto su delle pagine è davvero bello… è la prima volta che pubblico e pensavo che vedere il mio nome su una copertina fosse il massimo...
Ma non è così, il massimo è sapere che qualcuno leggerà ciò che hai provato in un passato e che il lettore non conosceva minimamente la mia esistenza... credo che questo crei una sorte di legame.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il mio libro è stata la mia compagna Teresa... e credo che se dovessi continuare a scrivere sarà sempre così.
Fortunatamente l'ha "divorato" in tre ore quindi non ho dovuto attendere troppo per un responso.
Ho molto a cuore il suo parere... è una persona molto intelligente che legge tanto.
Mia madre mi ha accettato in quando io sono suo figlio, lei mi ha accettato nonostante i miei difetti e poteva non farlo, non aveva vincoli con me.
Quindi il suo parere sarà sempre importante per me.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Viviamo in un mondo molte veloce dove abbiamo poco tempo per noi e per le nostre passioni e l'audio libro penso sia una grandissima cosa.
Magari quando siamo in treno, o a pochi minuti dall'inizio del nostro turno di lavoro.
Io ho l'abitudine che a pochi minuti dall'inizio del mio turno lavorativo ascolto sempre qualche poesia di Bukoswki..
A volte le preferisco alle canzoni.
 
 
 
 
 

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Lunedì, 30 Agosto 2021 | di @BookSprint Edizioni