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20 Mar
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Intervista all'autore - Gianluca Mascalchi

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Vinci, e sono cresciuto fino ai 14 anni nelle campagne di Cerreto Guidi, fino a che ci trasferimmo nel paese dove vivo tutt'ora.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Non sono un grande lettore. Un libro che mi ha affascinato molto e che consiglierei è l'emporio dei piccoli miracoli, un’opera Giapponese di Higashino Keigo.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
In un’epoca dove il digitale sta prendendo sempre più piede non sarebbe appropriato escludere l'eBook, ma il piacere di sfogliare le pagine e sentire la carta stampata a me dà sempre una grande piacere.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Come detto nel libro non avrei mai pensato di mettermi a scrivere un libro, se si può definire tale allora si è stato un colpo di fulmine molto piacevole.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Il liberarmi da alcune oppressioni che sentivo dentro.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio che voglio mandare a chi legge il mio libro non è nel libro ma nel fatto che ognuno può fare grandi cose. Come si dice anche i più piccoli gesti possono significare molto per chi li fa.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
È una cosa che sta crescendo piano piano. E sempre più piacevole.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Il libro è pieno di ricordi felici e non. Un episodio e quando ho inviato una mia poesia a un concorso e sono rimasto sbigottito nello scoprire che era piaciuta. Non credo che quel concorso l'abbia vinto, ma la stesura di stesure del libro ho già avuto una mia vittoria personale.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì, molte volte. Non c'ho mai creduto fino in fondo, fino a che non l'ho visto pubblicato.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Non ne ho uno, ma se dovessi scegliere direi Giuseppe Ungaretti, mi piace molto il suo modo di scrivere, quel modo di annullare la punteggiatura in alcune sue opere mi piace molto.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Al contrario dell'eBook la trovo molto utile, non tutti hanno il tempo per potersi mettere a leggere un libro. Avere la possibilità di ascoltarlo è un modo per non perdere l'occasione di scoprire nuove storie.
 
 
 
 

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