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14 Gen
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Intervista all'autore - Giovanni Fenu

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere rappresenta per me un momento di relax, di scoperta e di creatività. Essendo al momento specializzato in saggistica storica, lo scrivere è il risultato di una ricerca di fonti, notizie che poi cerco di divulgare, con uno stile semplice e comprensibile spero a tutti, al pubblico, nella speranza di coinvolgerlo nell'argomento. Che emozioni provo? Scrivendo scopro, insieme all'opera di consultazione delle fonti, che più so e più so di non sapere.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro è presente la mia passione per la ricerca storica e l'interesse per quei personaggi "minori", spesso messi ai margini della Storia, ma che in realtà con le loro azioni più o meno quotidiane, più o meno eroiche, hanno contribuito e contribuiscono a scrivere la "grande Storia".
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ha significato dar voce a persone semplici, di tutti i giorni che, seppur spesso dimenticati dai manuali di Storia, ne hanno contribuito a scriverne una pagina, divenendo così tasselli di quell'immenso mosaico che è per l'appunto la Storia con la "s" maiuscola.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stato semplice, avendo voluto qui proporre personaggi della Storia del Novecento.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Ve ne sono molti, a dirne uno si rischia di far torto ad altri, ma ne cito comunque alcuni: i libri di Leonardo Sciascia, penso poi a "Cristo si è fermato a Eboli" di Carlo Levi, alla produzione dei veristi siciliani, Verga su tutti.
 
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo ancora, almeno per la lettura, anche se va detto che sempre più l'Ebook dovrà essere preso in considerazione.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non essendo scrittore, ma solo uno che si diletta a provare a scrivere e comunicare cultura ai lettori, non è mai iniziata una mia carriera da scrittore.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce dal fatto di voler dare "voce", seppur in brevi saggi, a chi, relegato ai margini della Storia, ne ha rappresentato in realtà una pedina fondamentale.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Fa piacere, e si spera che possa lasciare qualcosa di buono e di utile in chi lo leggerà.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Io.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Potrebbe essere utile per chi purtroppo è non vedente o non può leggere un libro, per gli altri potrebbe essere un modo diverso di approcciarsi alla "lettura" o, in questo caso, all'ascolto di un libro.
 
 
 
 
 

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