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20 Ott
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Intervista all'autore - Maddalena Schembri

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Maddalena Schembri sono nata in un paesino della Sicilia Sommatino Pr. Cl. ho avuto un’infanzia soddisfacente con altri fratelli e sorelle, siamo in 5. Ho vissuto fino all'età di 17 anni con la mia famiglia, poi mi sono sposata a 17 anni, ho avuto 2 figli e dopo 28 anni di matrimonio ho avuto il coraggio di separarmi e da lì la mia vita è cambiata totalmente, ho sempre lavorato facendo tantissimi lavori e ruoli sono diventata vice direttrice di un'azienda internazionale. Poi supervisore e manager di altre aziende.
Ma alla separazione ho accettato un lavoro creato da me stessa e formando gruppi per entrare in una struttura di anziani. Con fatica e stipendio misero eccomi giunta fino ad adesso. Non mi ritengo una scrittrice ma cerco di imprimere con la penna i miei pensieri, purtroppo sono sensazioni che provo e sconfitta della mia vita, dolori e solitudine. Ho iniziato 5 anni fa a scrivere dopo l'ennesima delusione.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Durante la giornata sono impegnata sia nel lavoro che da mille cose, la sera o notte penso, così la dedico alla scrittura, durante la notte non riesco a dormire prendo un quaderno e scrivo quello che mi ispira il momento.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
È Daniel Goleman.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Sì grazie a Vito Pacelli che umanamente ha contribuito a far ciò che credevo impossibile.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Penso che chiunque legga questi pensieri e poesie le fa proprie, sono parole che toccano se lette con amore.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Sì, è un'evasione dalla realtà. Nel momento in cui ti dedichi a scrivere i pensieri volano.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Quasi tutto: la mia sofferenza di affrontare il futuro incerto, gli ostacoli che ti si presentano, la paura di non potercela fare, gli imprevisti sempre in agguato, la paura si impossessa della tua mente.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì la bontà di Vito Pacelli.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Ad una collega.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Penso di sì.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È alla portata di tutti, è più facile cliccare, comprare e leggere senza dover uscire.
 
 
 
 
 

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Martedì, 20 Ottobre 2020 | di @BookSprint Edizioni