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01 Ago
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Intervista all'autore - Giuseppina Costanzo

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere un libro, significa lasciare su un foglio bianco la propria impronta, dando alla luce l’arte del pensiero, scatenando un’emozione non descrivibile a parole.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Quando si scrive un libro vengono coinvolti inevitabilmente i nostri sentimenti, perché esso è come un bambino che in principio deve essere cullato poi preso per mano per insegnargli a camminare, pertanto esige empatia verso i personaggi. Certamente la sfera della sensibilità di chi scrive viene messa in prima linea.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Far sbocciare questo libro è stato un po’ come fare lo scultore, ogni pagina prendeva la sua forma fino a liberare il pensiero.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo del libro è nato naturalmente.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In questa ipotetica isola porterei con me Marcel Proust, per la sua forza e la sua costanza nel non scoraggiarsi quando ebbe difficoltà nel trovare un editore che pubblicasse la sua opera.
 
6. Ebook o cartaceo?
Ebook perché bisogna proiettarsi verso il futuro. La velocità quotidiana rende schiavi le persone del tempo, con l’eBook basta un click e possiamo scaricarci online qualsiasi libro.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
A 13 anni ho iniziato a scrivere poesie, piano piano cresceva in me un impulso irrefrenabile che mi spingeva verso la narrazione, a raccontare realtà diverse, perché scrivere vuol dire possedere un talento che permette alla nostra anima di parlare.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Non esiste una idea iniziale quando prende forma un libro, il seme dell’ispirazione può essere un profumo, una melodia, una scena dipende dalla sensibilità dello scrittore e dal famoso talento. In questo libro l’episodio dove i due protagonisti rimangono soli per la prima volta ad An Seancheann il bellissimo promontorio di Kinsale. Qui l’ingenuità della protagonista inizia a scalfire il gelido cuore di lui, rendendo la scena incantevole, perché traspare un filo ancora non visibile ad entrambi i protagonisti che li legherà per sempre.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Un’emozione esaltante, una gioia immensa come aver messo al mondo un figlio.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il libro per essere testato è stato letto dalle mie nipoti di 21 e 27 anni e il figlio di una mia amica di 14, ho ascoltato il parere di tre generazioni.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Come ribadito riguardo all’eBook é un grosso traguardo, l’audiolibro permetterà di avvicinare alla lettura molte tipologie di persone da chi fa footing a chi ha degli impedimenti fisici.
 
 
 
 
 

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