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29 Lug
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Intervista all'autore - Aldo Besozzi

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Nasco da due genitori artisti.
Mio padre Nino Besozzi è stato un famoso attore di teatro, cinema e televisione del secolo scorso al quale il Comune di Milano ha dedicato un strada.
Mia madre ha recitato con lui per diversi anni fino a quando ha deciso di dedicarsi a me, che non potevo più seguirli nei loro tour, poiché iniziavo la scuola elementare.
Il teatro quindi è nel mio DNA e seppure non abbia svolto l'attività artistica a livello professionale mi sono sempre dedicato alla recitazione e alla regia a livello dilettantistico con grande passione, alimentata dalla lunga scuola di mio padre. Lui mi ha, inoltre, fatto frequentare corsi di recitazione tenuti da suoi colleghi amici, dandomi inoltre la possibilità di recitare spesso in teatro.
Prima o poi il contatto con l'arte teatrale porta inevitabile a cimentarsi nella scrittura e così ho dato vita a commedie, a racconti, a sceneggiature, a poesia e a questo particolare libro "Stralci d'Amore".
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non essendo la scrittura il mio impegno principale scrivo di getto in qualsiasi momento in cui mi viene l'ispirazione.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Alessandro Baricco.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Sono sempre alla ricerca di nuove sensazioni ed emozioni e quali emozioni più intense si possono provare se non nel periodo dell'innamoramento?
Allora ho voluto, ripescando dai ricordi e intervistando molti uomini e donne di diverse età, riunire alcuni pensieri di quell' intenso amore che si prova solo quando si è innamorati. La prerogativa di questo libro è che raccoglie in un unico volume i pensieri che lei vuole dedicare al suo lui e viceversa.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Siamo in un’era in cui tutto viene appiattito a causa dei social network: dal modo di comunicare con una scrittura sempre più compressa alla banalità dei concetti esposti.
Con difficoltà riusciamo a trovare commenti profondi di interesse comune.
Allora mi piacerebbe che, specialmente i giovani, dedicassero la loro attenzione a temi più profondi o a sensazione ed emozioni che entrassero nel loro cuore facendo accrescere la loro personalità.
C'è bisogno di cultura: l'unico strumento che permette una visione completa della vera realtà.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me scrivere, che sia un racconto, una poesia, una commedia o una sceneggiatura è un modo per fotografare un insieme di emozioni e quindi la realtà, perché ne rimanga un ricordo indelebile.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Quando scrivo cerco di dare tutto me stesso e in questo libro c'è parte della mia gioventù, e un lungo lavoro nel ricercare i veri sentimenti delle persone innamorate.
La difficoltà maggiore per me come uomo è emersa nell'individuare i pensieri d'amore che una donna innamorata può dedicare alla persona amata.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sicuramente per la sezione dedicata "Alla mia Lei" mi sono ispirato alla donna di cui sono stato più innamorato e che ancora oggi amo profondamente. Per la sezione "Al mio Lui" ho preso spunto da una sintesi che nasce dalle tante donne conosciute oltre, per entrambe le sezioni, dalle molte interviste a persone di sesso e di età diversa.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Premesso che non è un romanzo, il primo lettore è stato l'editore che ha creduto in questo progetto.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non penso che la tecnologia possa sostituire il fascino della carta stampata.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è utile alle persone che passano molto tempo a svolgere lavori solitari e che lasciano spazio all'ascolto senza compromettere il lavoro stesso, come ad esempio chi passa molto tempo alla guida.
L'audiolibro non permette però di soffermarsi su una frase importante magari rileggendola o soffermarsi a ragionare su quello che si sta leggendo.
 
 
 
 
 

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