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24 Giu
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Intervista all'autore - Giuseppe Capuana

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Codigoro (FE) e sono cresciuto a Milano fino al 1970 e poi con la famiglia ci siamo trasferiti a Pieve Emanuele, un paese a Sud di Milano ai confini con la provincia di Pavia. Attualmente vivo a Rozzano.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Ci sono molti libri interessanti, dipende molto dall'adolescente, dal contesto in cui vive, dalla famiglia, e anche dal carattere. Del resto l'adolescenza è quel segmento della nostra vita che va dallo stato infantile a quello di adulto, forse il tratto di vita più importante per una persona. Non è facile individuare delle letture idonee ad un adolescente soprattutto in un periodo dove l'interesse maggiore dei giovani non è certo la lettura. Libri di avventura, suspense, di amore, libri che parlano di sport, insomma libri meno pesanti dei classici che si leggono a scuola. A me personalmente piaceva molto Cesare Pavese, Ignazio Silone e più recentemente i gialli di Giorgio Faletti e i libri di Bruno Vespa.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
La tecnologia avanza inesorabile e sta raggiungendo livelli veramente impressionanti. É naturale che il libro cartaceo lasci il posto a questi nuovi sistemi anche se personalmente ritengo che un libro cartaceo rimane fisicamente e solo a guardarlo dopo che si è letto se ne ricorda il contenuto e i suoi insegnamenti.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Credo che sia un colpo di fulmine.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Il forte desiderio di raccontare attraverso fatti realmente accaduti cosa succede quando si perde ingiustamente la libertà e si cade nelle complicazioni della Giustizia Italiana.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Quanto sia importante la libertà, quanto sia facile perderla e difficile riaverla.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Scrivere un libro è sempre stato un sogno nel cassetto. La vicenda che mi è accaduta  me ne ha dato l'occasione.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Non un episodio in particolare ma una serie di fatti che racconto nel libro che mi hanno portato a ricordare la mia gioventù e buona parte del mio percorso di vita.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
In gioventù ho fatto studi classici, i miei genitori erano insegnanti, Dante, Manzoni, Boccaccio, Petrarca, Pirandello, Verga, i classici della letteratura italiana. Più recentemente ho apprezzato molto Bruno Vespa, la coppia Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Interessante, fa parte dell'evoluzione tecnologica che stiamo vivendo. Ma il libro cartaceo è sempre il mio preferito.
 

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Mercoledì, 24 Giugno 2020 | di @BookSprint Edizioni