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18 Feb
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Intervista all'autore - Romano Scaramuzzino

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere, per me, è un'emozione. Significa mettere per iscritto i miei sentimenti che risiedono nel mio "io" in quel momento e lo faccio a volte in modo palese (anche se questo accade di rado) o in modo che io uso definire "criptico". Sta poi al lettore capire, interpretare lo scritto stesso. Risulta così, in definitiva, una sorta di dialogo tra me e chi legge. Infatti sono disponibile, con il lettore, anche ad un colloquio dopo che lui stesso ha letto i miei scritti. Scrivere è un atto di mia introspezione che metto a disposizione del lettore stesso e questo, per me, risulta essere un'emozione profonda.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Come si capisce dalla mia risposta alla vostra cortese prima domanda non sono uno scrittore che si mette facilmente "a nudo". Ma rispondo volentieri dicendo che un racconto di questo libro è di ispirazione autobiografica.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Una gran bella esperienza. Scrivere un libro non è scrivere un articolo per un giornale o una rivista, cosa che ho fatto nel passato. Scrivere un libro implica un contatto, una collaborazione con altre persone, in questo caso tutto lo staff della BookSprint Edizioni a partire dal suo editore che ringrazio di cuore. Scrivere questo libro è stata una bella anche se a volte faticosa avventura. Ma che magnifica esperienza... bellissima.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stato semplice perché il titolo rappresenta ciò in cui credo. Come credente ho fede che se la vita non va come noi avremmo sognato Dio ci dà una seconda possibilità, un'altra strada da percorrere che può essere la strada del riscatto personale.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Certamente la Bibbia e poi amando la saggistica vorrei come compagno di avventura uno scrittore particolare come Gianna Schelotto, autrice del libro "Per il tuo bene. Piccoli crimini in nome dell'affetto".
 
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo tutta la vita. Il che non vuol dire rinnegare l'ebook, tutt'altro! L'ebook è un valido strumento di lettura che si accompagna o sostituisce il cartaceo. Ma, personalmente, l'intendo come un complemento al cartaceo stesso.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Sinceramente non mi sento di aver intrapreso una carriera di scrittore certamente una passione sì. Che, piacendo a Dio, non si concluderà di certo con questo libro. Come ho scritto nel libro stesso, scrivere mi è sempre piaciuto farlo ma da alcuni anni a questa parte l'atto di redigere ha preso sempre di più consistenza.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro nasce perché ero stanco di scrivere per me, in forma privata quindi, o per altri o su vari canali off line ed online come Facebook stesso e non solo. Volevo creare finalmente un libro visto che per me un libro è per sempre. Un mio scritto che troverò con elaborati ordinati e tutti in una sede appunto in un libro. Di aneddoti ce ne sarebbero diversi tra questi ricordo alcune notti in cui mi svegliavo e trovando il tablet vicino a me, lo prendevo per scrivere. Mi veniva da sorridere perché era come se il tablet avesse una forza in più rispetto alla voglia di dormire.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una gran bella soddisfazione specialmente quando lo si fa per la prima volta.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
In verità sono state più di una persona ovvero quelle con cui ho condiviso questa esperienza. Ma a pensarci bene una credente è stata quella che ha ascoltato per prima un mio racconto. Ritengo quindi lei come mia prima lettrice.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ne penso un gran bene anche se devo ancora confrontarmi con questa forma di comunicazione. Mi sembra inutile elencare le proprietà di un audiolibro come l'atmosfera che può creare una voce narrante e l'utilità per chi ha difficoltà a leggere un libro.
 
 
 
 
 

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Martedì, 18 Febbraio 2020 | di @BookSprint Edizioni