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28 Giu
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Intervista all'autore - Loredana Giannuzzi


1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere poesie mi ha sempre permesso di tirar fuori le mie emozioni, belle o brutte che fossero ed i ricordi.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Le mie sono poesie autobiografiche, legate al ricordo di eventi passati e di persone che non ci sono più.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Il libro ha radunato poesie scritte in molti anni della mia vita, anche se quelle raccolte qui sono solo una minima parte.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Ho scelto per il titolo del libro una delle poesia che amo di più, mentre per la copertina ho scelto un quadro dipinto qualche anno fa e che ha lo stesso titolo di un'altra poesia.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei un libro contenente le poesie di Jacques Prevèrt, Pablo Neruda ed Alda Merini.
 
6. Ebook o cartaceo?
Solo, soltanto ed esclusivamente cartaceo. La bellezza del libro è sfogliarne le pagine, sentendo le pagine di carta sotto le dita.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
La mia non è una carriera.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Come già detto, ad un certo punto della mia vita ho radunato tutte le mie poesie scritte negli anni e ne ho scelto una parte per creare il mio libro.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una bellissima sensazione, già provata nell'aver creato e visto stampati i miei libri.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Gli amici.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non lo considero nemmeno.
 
 
 
 
 

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Venerdì, 28 Giugno 2019 | di @BookSprint Edizioni