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14 Giu
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Intervista all'autore - Noemi Scalise

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata e cresciuta in Calabria, in provincia di Catanzaro per l'esattezza, a pochi chilometri dal mare. Ogni mio ricordo, bello e brutto, della mia infanzia e adolescenza è legato in qualche modo al mare. La salsedine nell'aria, il vento tra i capelli e i gabbiani in cielo, è inutile dire che so bene cosa sia la libertà, la libertà di essere ciò che sono in quel momento confuso in cui il mare e il sole sembrano confondere i contorni del cielo.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Sicuramente “I dolori del giovane Werther” di Goethe ed anche “Le ultime lettere di Jacopo Ortis” di Foscolo. Questi due libri mi hanno segnata, facendomi capire che il dolore in adolescenza è positivo e va preso positivamente, sfruttandone a pieno i risvolti e le conseguenze.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Sono un'amante delle pagine; l'odore della carta e la consistenza del foglio non hanno eguali. Bisogna essere onesti, la lettura non è solo vista, ma anche tatto, olfatto e udito. Per assaporare un libro bisogna viverne la storia con tutti i sensi possibili. Personalmente non ho mai letto un libro che non fosse cartaceo, sono una lettrice vecchio stile. Mi piace preparare una tisana ai mirtilli, prendere un dolcetto e leggere un libro vivendone il sapore.

4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura non può essere moderata o ponderata, rischierebbe di diventare un artificio se così fosse. Non vi sono vie di mezzo. Per me è stata ed è ancora un intenso colpo di fulmine che persevera. La scrittura è molte cose per tante persone diverse. Per me è stata una salvezza, una mano che mi ha tirato su il volto con una carezza insegnandomi a guardare il cielo.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La voglia di inserirmi nel panorama letterario italiano e il desiderio di condividere le mie parole sperando che possano salvare qualcuno, qualcuno che in questo momento si sente solo e perso come mi sentivo sola e persa io quando i versi di Leopardi mi trovarono.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Leggi, annusa la pagina, toccala e chiedi il permesso al tuo cuore per vivere queste storie. Spero che possano narrarvi emozioni.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ho iniziato a scrivere cose che avessero un senso compiuto ad 11 anni, da lì i miei professori di lettere negli anni mi hanno sempre supportata. In particolare devo ringraziare la prof del liceo che con pazienza e correzioni mi ha resa ciò che sono. Inoltre la mia passione per la lettura dei classici ha sicuramente contribuito ed influenzato il mio modus scrivendi.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
No, semplicemente perché divento una persona molto solitaria quando scrivo o inizio progetto quindi tendo ad estraniarmi dal mondo e dalle persone circostanti.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, sono una persona molto sicura e determinata, soprattutto quando idea e mano uniscono le forze. Quando scrivo mi sento inarrestabile ed ogni volta iniziare una nuova poesia è stimolante, la vivo come un lettore e con curiosità arrivo sino alla fine.

10. Il suo autore del passato preferito?
Giacomo Leopardi assolutamente, è nel mio cuore ed i suoi versi nelle mie ossa. Avrei molte cose da dire su di lui, potrei continuare per sempre.
Uomo e poeta di grande bellezza interiore, ha trasformato il dolore in arte immortale. Leopardi ci insegna a vivere, a gioire, a respirare. Tutto è meno che pessimista, è un cercatore determinato di felicità, un incredibile ingegno.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Pagine, carta ed essenza, in questo credo.
È giusto che il mondo vada avanti e che la tecnologia aiuti, ma quando inizia a sostituire l'anima delle cose ecco, io lì mi fermo e guardo con orrore.
Prediligo il vero e proprio libro, senza imitazioni.

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Venerdì, 14 Giugno 2019 | di @BookSprint Edizioni