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09 Apr
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Intervista all'autore - Nadia Repetto

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono laureata in Scienze Biologiche e da anni svolgo ricerche nel settore della pesca professionale, ma da sempre sono molto interessata alla divulgazione scientifica. Il mare Mediterraneo è il mio luogo di attività, svago, piacere e riflessione. Non mi ritengo uno scrittore, ma ho pubblicato, insieme con altri colleghi, testi divulgativi su i grandi cetacei, sul tonno rosso, sulle tradizioni di pesca e alcuni interventi in volumi collettivi per case Editrici come Mondadori, White Star, Sagep. Sono attratta dalle storie del passato, ma solo per comprendere e gestire meglio il futuro.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Ad un adolescente consiglierei di leggere e basta, detesto chi obbliga i giovani a leggere, la lettura è una passione che va assecondata, coltivata a seconda degli interessi. Ho sempre esercitato la lettura ad alta voce per far conoscere a mio figlio, quando era piccolo, le favole di Rodari, Calvino, i libri di Queneau e poi ho comparato, comprato, tanti libri in attesa della sua curiosità. Il risultato è stato eccellente.

3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?

Ovviamente come tutte le innovazioni anche l’e-Book può essere utile a chi ha difficoltà di vista, di spazio, di spostamento, ma sosterrò sempre il valore del libro cartaceo, l'utilità delle biblioteche, dell'emozione che si prova a girare le pagine di un romanzo, a fare le orecchie, a segnare le frasi più belle, a rileggere un libro dimentico su una mensola.

4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Come ho avuto modo di dire non sono uno scrittore, il mio è un amore ponderato. Ritengo che le informazioni scientifiche possano essere a portata di tutti se descritte in modo semplice e chiaro, soprattutto oggi nell’era di internet, dove affermare qualcosa può diventare una verità assoluta, anche se priva di fondamento scientifico e di adeguata documentazione.

5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Per le cose dette prima ritengo sia anche un dovere per chi come me ha fatto ricerca per tanti anni tentare un approccio più divulgativo, spiegare al semplice appassionato come funzionano le dinamiche biologiche marine e le interazioni che intercorrono tra i suoi abitanti. Questa operazione "culturale" potrebbe avere un senso anche se stimola una piccola percentuale di lettori.

6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Ed ecco la mia risposta. I problemi ambientali non sono più argomento per i soli addetti, ma devono coinvolgere nella consapevolezza quante più persone possibili.
Io nel mio piccolo scrivo di quello che so, lo scorso anno ho pubblicato un libro sulle problematiche del tonno rosso, di cui ricevo apprezzamenti da tantissime persone e ora provo con questo piccolo volume sull'Acciuga.

7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Non lo so se era un sogno, ho studiato, mi sono laureata a 24 anni e ho iniziato subito a lavorare, ho formato una famiglia, ma ho sempre scritto, diari, appunti, considerazioni. Amo un foglio bianco e una buona penna e anche ora che utilizzo il computer devo sempre stamparne una copia cartacea ed effettuare la correzione su foglio. Forse è un segno dell'età che avanza, ma perché privarsi di questi piaceri?

8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sono figlia di un operaio che però sosteneva che la lettura apre la mente alla fantasia, al pensiero critico, alla conoscenza di altri mondi e per questo in casa mia c'erano tanti libri, primi fra tutti, passione che ho trasmesso a mia volta, Gianni Rodari e Italo Calvino.

9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Come ho scritto nelle prefazione del mio libro "Acciuga", scrivere su questo argomento non era nelle mie priorità e la sua stesura ha impegnato due anni del mio poco tempo libero, con continui aggiornamenti e revisioni. É stato faticoso, ma ora penso ad una nuova avventura.

10. Il suo autore del passato preferito?
Cosa significa Autore del passato? Ci sono Autori che sono universali, modernissimi e che amo nel profondo del mio cuore, ma se proprio devo fare una classifica penso a Virginia Wolf , alla sua figura di scrittrice e di donna.

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso le stesse cose che ho affermato per l’eBOOK, utile al bisogno, ma mai per un bambino che attraverso la lettura di un adulto in carne e ossa non ottiene solo il risultato di dormire o passare il tempo, ma apre la sua mente alla fantasia e allo sviluppo.

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Martedì, 09 Aprile 2019 | di @BookSprint Edizioni