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21 Mar
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Intervista all'autore - Agata Bonanno

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Sono convinta che l'arte della scrittura sia un dono, contenuto nella capacità di esprimere il proprio Io attraverso le emozioni che si liberano durante l'atto dello scrivere un testo, sia esso romanzo, poesia o racconto.
Durante la fase di scrittura di un libro, vivo dentro i personaggi che lo raccontano e ogni volta si stabilisce con essi un perfetto rapporto di empatia e di affezione.
Scrivere è emozione e commozione, è linfa vitale del mio esistere.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
"Il soffio vivo delle donne" è una raccolta di dodici racconti che celebra la bellezza e la grandezza dell'animo femminile ed esalta la forza vitale delle donne.
Sono storie in cui si parla d'amore, di abbandono, di accettazione del vivere, di resilienza e di violenza.
Soltanto l'ultimo racconto ferma con la penna un pezzetto della mia vita reale.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me che appartengo al genere femminile, scrivere "Il soffio vivo delle donne" ha significato la possibilità di mettere a nudo l'universo misterioso ed etereo delle donne, inaccessibile alla gente poco sensibile.
Un modo meraviglioso per scandagliare questo luogo sconosciuto dove vive la grande bellezza, poiché le donne rappresentano la Bellezza Universale.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta è stata semplice in quanto il titolo "Il soffio vivo delle donne" deriva proprio da quel soffio vitale che pervade ogni storia raccontata dalla protagonista e mette in luce l'unicità dell'essere donna.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei circondarmi di molti libri classici e moderni, poiché attraverso la lettura, starei automaticamente in compagnia dei loro Autori.
E naturalmente non dovrebbe mancare carta e penna per scrivere.
 
6. Ebook o cartaceo?
Nel mio precedente libro "Il miracolo del mare" ho voluto provare l'esperienza di pubblicare anche in ebook, ma pur ritenendolo un ottimo strumento di lettura, sinceramente preferisco il cartaceo, perché mi amalgama con la storia e i suoi personaggi e mi regala emozione pura.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Scrivo da quando ero bambina e ho iniziato a pubblicare i miei scritti soltanto da pochi anni, da quando cioè ho trovato il coraggio di espormi al pubblico.
Ho scritto sempre per passione, senza mai considerare il mio scrivere una carriera di scrittore, l'unica cosa di cui sono consapevole è che la scrittura fa parte della mia vita come le radici all'albero.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Come dicevo prima, questo libro nasce dalla voglia di raccontare le donne, la loro bellezza, la loro forza interiore nel vivere con amore incondizionato il loro ruolo di figlie, mogli, madri, sempre con dignità e con gli occhi puntati alla speranza.
In uno dei racconti viene affrontato anche il tema del femminicidio, per il quale ho tratto spunto da un episodio veramente accaduto.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Un'emozione grandissima, che mi arricchisce l'anima ogni volta che pubblico uno scritto e fa di me una persona che continua a crescere.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Non lo ha ancora letto nessuno.
Ho deciso di affidare le donne protagoniste di questo libro ai lettori.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo sia uno strumento efficace in alcune situazioni e un po' mi riporta al ricordo, di quando alla radio, da ragazzina, ascoltavo i racconti a puntate.

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Giovedì, 21 Marzo 2019 | di @BookSprint Edizioni