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21 Mar
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Intervista all'autore - Sharon Terenzani

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Penso che la scrittura sia il miglior modo di raccontare noi stessi. Trovo meraviglioso riempire un foglio bianco di mie emozioni e pensieri. Ogni parola viene dettata dal mio cuore per poi essere trasmessa al lettore... o così si spera...


 

2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Diciamo di sì ma solo per certi aspetti sia chiaro. Ho giocato con l'immaginazione cercando di prendere solo certi aspetti come ad esempio un carattere e mischiarlo con il carattere di un altra persona.

Ad ogni modo credo che per ogni scrittore, che sia principiante o meno ci metta sempre un pezzo di sé all'interno del proprio racconto.

 

3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È difficile da spiegare. All'inizio avevo solo quella di scrivere un racconto che poi avevo lasciato incompleto e poi, a distanza di anni rileggendolo, ci ho visto qualcosa di speciale. E più lo rileggevo più mi emozionava. Quando ho visto concludersi il libro non riuscivo a crederci. Una vera e propria soddisfazione personale.


 

4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Ci ho dovuto pensare per un paio di notti. Poi una mattina mi é comparsa come per magia.


 

5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Mi porterei dietro il libro di Nicholas Sparks. È uno scrittore eccezionale, i suoi romanzi riescono ogni volta a farmi vibrare il cuore.


 

6. Ebook o cartaceo?
Mille volte cartaceo. Dal mio punto di vista l'ebook non riuscirà mai a trasmetterti le stesse emozioni del cartaceo e nemmeno l'inconfondibile profumo delle pagine che si sfogliano.


 

7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non c'è stata una data precisa. Ho iniziato a scrivere questo romanzo 4/5 anni fa senza concluderlo e poi l'ho ripreso in mano. Ho sempre desiderato scrivere un romanzo ma mai avrei creduto di riuscirci nell'impresa.


 

8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Sinceramente non lo ricordo... penso sia stata una mattinata oziosa dove la noia regnava.


 

9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
All'inizio non te ne rendi conto... Poi piano piano inizi a comprendere di aver fatto un libro e il cuore accelera di gioia. È un'emozione che mi porterò dentro per tutta la vita.


 

10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona è stata mia mamma, che poi mi ha incoraggiata a continuare. Le mamme sono sempre le mamme...


 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia una ottima idea soprattutto per quelli che magari non sanno ancora leggere o non vedono. Non ne ho mai acquistato uno quindi non sono molto aggiornata a riguardo...


 

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