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03 Mar
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Intervista all'autore - Federico Parra

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è soltanto un gesto salvifico. 
È l'unico modo per vivere tante realtà, viaggiare molto e cercare sempre. Per dirlo in maniera semplice scrivere mi è necessario come l'aria che respiro.
E poiché poesia deriva dal greco Poiesis e significa fare. 
Preferisco sempre finire un lavoro e fare qualcosa invece di dire.
Questo libro è la fine di quattro tempi musicali in poesia, travestiti da libri.

 

2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
È presente come sempre la parte della propria ricerca ed evoluzione personale.


 

3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Come ho già detto questo libro è il quarto tempo musicale in poesia, e chiude un ciclo personale, che un giorno vorrei pubblicare in una raccolta di queste quattro storie poetiche.

La prima era dedicata al mare e le poesie dovevano essere come il suono delle onde.
"Blu diario di un abbandono" La seconda alla poesia e le parole dovevano essere come quelle dei miei poeti più amati "Come foglie nella corrente". La terza raccolta era dedicata all'amore e le poesie dovevano essere come lettere di amanti di secoli passati si intitolava " L'esilio di Casanova". La quarta raccolta doveva essere la ricerca finale quella della bellezza divina.

 

4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Ovviamente seguendo il discorso ideologico che ho sempre seguito, il titolo era già arrivato così, prima ancora del libro.


 

5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il mondo di Sofia ... Un libro che non smette mai di insegnare

I dialoghi con leucò di Cesare Pavese ... Le poesie di Rimbaud, i libri di Montale, i libri di Sallinger, tutti i poeti Beat, Oscar Wilde, e potrei continuare per molto ancora e ancora....

 

6. Ebook o cartaceo?
Io avendo cominciato a leggere molti anni fa, preferisco certamente il cartaceo, ma comprendo anche i nuovi sistemi di diffusione della parola.


 

7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Io sono nato così,

ricordo il primo testo scritto avevo circa undici anni.

 

8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Credo di aver già spiegato in precedenza tutto il cammino evolutivo che ha seguito questo ultimo libro.


 

9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È come un figlio che nasce e prende subito la sua strada, per me è il settimo figlio che parte e spero solo che si trovi bene in questo mondo.


 

10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia figlia ma era ancora piccola.


 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che dobbiamo guardare avanti con speranza sempre!

Infondo è un istinto primordiale del genere umano
e quindi si può fare.

 

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Martedì, 06 Marzo 2018 | di @BookSprint Edizioni