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05 Set
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Intervista all'autore - Chiara Pettirossi

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Per me scrivere è esternare tutti i tipi di sentimenti, felicità, dolore, sofferenza, emozioni che dette a voce non si riesce a far capire, scrivendo invece vengono fuori tutte le sfumature dettate dal cuore.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Tutte le poesie rappresentano una parte della mia vita.



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

Per me realizzare questa opera, è stato un piccolo ma grande sogno, ogni tanto tiravo fuori dal cassetto queste poesie e ne aggiungevo altre ogni volta che la vita mi dava delle esperienze, che mi portavano a scrivere. Ma soprattutto poter gridare al mondo che alcune cose esistono e bisogna ancora crederci piccole cose, un gesto, un tramonto, una carezza, un sentimento, una emozione…



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

La scelta è stata semplice, in quanto è vero che ho scritto io le poesie, ma dettate dal profondo del mio cuore, è lui che ci fa fare cose così grandi, inaspettate, e soprattutto emozioni che non possiamo gestirle con la nostra mente.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

Un libro di STEPHEN KING, uno di avventura tipo “La leggenda del vento”, Perché sono racconti di storie che ti fanno immedesimare alcune volte nei posti e nei personaggi.



6. E-book o cartaceo?

E-book mi va bene perché innovativo, ma il cartaceo preferisco, per la bellezza di toccare una pagina, di mettere un segnalibro magari simpatico...



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Io penso che alcune cose si hanno dentro e quanto meno te lo aspetti escono da sole… la mia strada è stata naturale essendo un po’ riservata mi trovo meglio ad esprimere le mie emozioni scrivendo, quindi quando avevo bisogno di esternare alcuni sentimenti mi viene naturale scrivere.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

Nella mia mente quando vedevo le mie poesie mi veniva a volte l'idea, chissà se un giorno diventasse un libro per cercare di dare un messaggio di coraggio e di speranza che se le persone apprezzassero tutta la sfera della sincerità, della lealtà si potrebbero costruire rapporti più sani. Un giorno ero talmente demoralizzata, il mio cuore, la mia mente a pezzi. Quel giorno ho preso la macchina e sono andata in un posto, al mare ..e lì è scesa la calma, quel mare immenso ...ispirandomi una poesia Il mare che mi ha portato alla tranquillità..



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

Non ho ancora realizzato, è troppo grande, soprattutto quando per alcune esperienze della vita e per alcune persone ci si sente che non sei nessuno, per tutte quelle persone che ti hanno trattato male gratuitamente senza rispettarti e dare giudizi per farti sentire niente, questo è un riscatto personale che ti fa capire che io sono una persona con errori, ma anche con umiltà di chiedere scusa e di rialzarsi...È un piccolo sassolino da togliere... Devo a Vito Pacelli la realizzazione del mio libro. Lo ringrazio per aver creduto in me e per avermi dato fiducia, una persona speciale che si merita una vita sempre al di sopra della felicità. Ringrazio tutto il suo meraviglioso staff per la collaborazione, l'efficienza, la competenza, la correttezza. GRAZIE DI CUORE



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

Mia figlia Greta.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Penso che per stare a passo con i tempi può andare.. Ma il libro cartaceo rimane e rimarrà un prezioso dono da conservare.

 


 

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