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20 Giu
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Intervista all'autore - Simona Maggiore

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Nata a Lecce, a 18 anni ho iniziato a viaggiare. Girovagando per il versante adriatico dell'Italia, ho avuto modo di svolgere diversi lavori, come anche di conoscere molte persone di ogni età e di nazionalità diverse, dandomi la possibilità di arricchirmi di esperienze uniche e di incrementare la mia cultura personale. Una crescita continua costruita sulla curiosità e fame di conoscenza. Questo mio essere nomade mi ha portato a Treviso dove mi sono sposata ed ho avuto una figlia, ponendo fine al mio vagabondare e dando inizio ad una profonda introspezione.



2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

Qualsiasi!! Senza dubbio consiglio di essere affamati di conoscenza, per questo è importante leggere, anzi divorare libri! Ma il libro più affascinante trovo sia il Dizionario.



3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?

Ritengo che la tecnologia abbia un ruolo importante nella nostra vita, ma mi chiedo se è giusto eliminare del tutto il cartaceo... d'altronde con il virtuale basterebbe un virus per cancellare la nostra storia, le nostre fatiche, i nostri ricordi. E poi come rinunciare a quel profumo unico che emana un libro, soprattutto se nuovo? o al quel gesto, quasi cerimoniale, dello sfogliare le pagine?



4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?

La scrittura è arrivata pian piano... per poi essere un'onda travolgente. La Poesia è diventata come un'amante... Credo che ogni cosa nella vita di ognuno di noi, avvenga nel momento in cui DEVE avvenire, così come credo che le Muse sappiano quando mettersi da parte e quando incalzare le loro



5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?

In realtà è venuto da solo... una poesia dopo l'altra... da quando ho deposto ogni mia resistenza, tutto quel che accade, si evolve come fosse naturale. Riprendendo a scrivere, sono stata incoraggiata a partecipare a molti concorsi di poesia ed avendo vinto diversi riconoscimenti, ho pensato che un libro dove sono raccolte alcune delle mie poesie vincitrici, sarebbe stato la "cornice" ideale con cui omaggiare la madre di ogni Arte: la Poesia!



6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?

Non vi è esistenza senza poesia ed in questo momento storico in cui gli animi sono esasperati, non esiste cura migliore della Poesia che calma ed aiuta a riflettere su noi, sui nostri sentimenti e su quanto ci circonda.



7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?

Da sempre amante della lingua italiana e gran divoratrice di libri, dallo sfogliare le pagine, le mie mani hanno iniziato a prendere penna e carta, cercando di descrivere ogni forma di sentimento che in quel determinato attimo, attraversano il mio animo. Questa mia introspezione mi ha portato a vivere una dimensione diversa... quando sono rimasta incinta ho smesso, perché la gravidanza e la bambina poi, richiedevano tutte le mie energie ed attenzioni. Nel momento in cui i tempi erano maturi, la Musa della Poesia mi ha preteso a sé ...non ho mai pensato di essere una poetessa... una passione a cui non ho saputo, né voluto sottrarmi. Inutile opporsi a quanto di dolce e suadente è in noi!



8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?

Ricordo all'incredulità di quanto si stesse realizzando nel momento in cui ne ho preso coscienza...



9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?

Come ho già detto, non avrei mai pensato di arrivare fino qui... certamente!



10. Il suo autore del passato preferito?

Ce ne sono tanti... per esempio adoro Dante, l'Inferno della Divina Commedia... ma trovo che il libro più affascinante ed esaustivo sia il Dizionario. Non ho mai avuto un autore preferito, con la lettura ho sempre amato spaziare, dal romanzo rosa a quello storico, dai gialli ai thriller... leggere tanti generi aiuta a mantenere una visione aperta.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Non sono contraria all'avanzare della tecnologia, ma non dimentichiamo che la storia si basa su fonti attendibili anche dopo secoli... mi chiedo quanto resterà tra qualche decennio di quanto adesso è virtuale.

 

 

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