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10 Mag
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Intervista all'autore - Elide Friscini

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Scrivere è sempre stato importante per me. Ho dedicato tanto tempo delle mie serate e delle mie notti, nel corso della vita, a scrivere. Fin da piccola e poi avanti con gli anni, avevo il mio diario, nel quale scrivevo i miei pensieri, tutto ciò che dovevo fermare lì, in quelle pagine. Scrivere mi fa incontrare con me stessa, mi da un tempo ed uno spazio che non riesco a trovare nel vita frenetica di ogni giorno. Emozioni forti si sprigionano intorno a me mentre scrivo o racconto e mi viene facile poiché dettate dal cuore e dalla mente e cerco di comunicarle attraverso i miei scritti.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

In questo mio libro è molto forte e presente un vissuto che ha stravolto le esistenze dei miei cari e di me stessa. Sotto forma di fiaba, poi di racconto, di poesie e di scritti introspettivi, che realizzano quasi ad immaginarli, ogni singolo personaggio, rappresentato con i suoi vissuti più veri, facendosi dono di grande amore per tutto ciò che vive. Un libro che vive la realtà ma si alza a verità toccanti di grande fede.



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

Da tanto tempo elaboravo nella mia mente e nel mio intimo più profondo questa mia opera. Posso dire che non è stato semplice, ho toccato le corde più dolenti della mia anima, ho esplorato le cicatrici profonde che solcano il cuore di più generazioni, ho cercato di esprimere un concetto di Fede attivo e concreto, che è stato come un' àncora nella vita di ogni giorno. Ragion per cui, ancora oggi, rileggendo e gustando fino all'anima, questo libro, mi procura una gioia immensa, per quanto la vita fa dono sempre, ma nello stesso tempo risolco un grande dolore attraverso le emozioni che scatena la sua lettura.



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

È stato semplice per me trovarne il titolo, perché è un libro che nasce dall' anima e solo da lì si possono solcare le grandi verità della vita, anche nelle sue brutture più grandi.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

Se dovessi vivere in un' isola deserta avrei tante difficoltà per scegliere un solo libro. Tutti comunicano qualcosa e danno spazio ad una vita immaginaria che aiuta a leggere spesso la realtà. Ma non potrei fare a meno della Bibbia, spesso, anche se non è costante il mio leggerla , ce l'ho vicino a me e alcune volte mi basta aprirla, leggerne un passo e sentirne il conforto. Uno scrittore che amo tanto è Paulo Coelho, mi immergo nei suoi scritti con passione, divorandoli.



6. E-book o cartaceo?

Amo il cartaceo, il profumo della carta, tenerlo stretto in mano e portarlo con me; anche se apprezzo molto l' e-book che spesso risolve tanti problemi di spazio e di costi.



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Questo secondo me non si decide, è qualcosa che senti dentro, qualcosa che non ti dà possibilità di scelta, ti prende e vai... ti trovi scrittore e ti da gioia perché è ciò che volevi accadesse di te.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

Questo mio libro nasce dalla conoscenza profonda di una famiglia che ho tanto amato e amo ancora. In particolare un angelo che ho incontrato sui miei passi e che quando mi ha lasciato... non ha smesso un attimo di proteggere e sostenere. In questo libro racconto, ad una bimba, la storia di un nonno che non potrà più conoscere nei suoi giorni, e scoprirà che lui le vive dentro, perché è un angelo, e solo gli angeli non smettono mai di amare.



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

Questo lavoro mi ha coinvolta in tutto il mio essere, pertanto quando ha preso forma e corpo diventando libro , una grande emozione ha toccato il mio cuore fino alle lacrime. Non so se fosse gioia, se fosse abbandono dopo l'estenuante lavoro, se fosse omaggio a chi legge o a chi non c'è più, ma per certo posso dire che questa è l' opera che volevo realizzare.



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

Il primo in assoluto mio figlio Federico.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

L'audiolibro è una conquista sociale e culturale per tante persone e per tante ragioni. Ben vengano tutti i sussidi che aiutano a promuovere la lettura qualunque sia il modo e l'accesso al libro.


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Mercoledì, 10 Maggio 2017 | di @BookSprint Edizioni

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