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09 Feb
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Intervista all'autore - Umberto Rubino

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Scrivere è come vivere una vita accanto alla nostra, una realtà alternativa nella quale veniamo proiettati come primi protagonisti e assoluti fautori in un emisfero parallelo in cui, contrariamente alla realtà, riusciamo a far spaziare le nostre emozioni senza censure.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Quando parlo di mio nonno.



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

Scrivere ha significato una svolta importante della mia vita, mi ha dato l'opportunità di conoscere più a fondo me stesso. Adesso, credo che ognuno di noi dovrebbe farlo.



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

Nessun combattimento. Un amico scrittore regalandomi una copia del suo libro mi rilasciò una dedica che divenne il sottotitolo del mio libro, quindi arrivare al titolo mi venne facile.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

Credo proprio che porterei con me la "Sacra Bibbia", perché riesce ancora ad oggi a parlare al mio cuore in modo straordinario.



6. E-book o cartaceo?

Cartaceo. Sentire il rumore delle pagine che scorrono durante una lettura è qualcosa di unico ed incomparabile.



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Un paio di anni fa. Ho deciso di iniziare a scrivere per immortalare delle emozioni per evitare che il tempo se le portasse con sé.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

L'idea di questo libro nasce per ridare vita a delle emozioni che ho provato negli ultimi anni. Il particolare curioso che mi lega a questo romanzo sta nell'arrivo delle buone notizie, come nel racconto le svolte migliori della mia vita sono arrivate sempre dal cielo.



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

Gioia e speranza. Una grande soddisfazione, l'inizio del tutto.



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

La prima persona che ha letto il mio libro è stata una collega di lavoro che, durante il percorso, mi ha sempre incoraggiato.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Nell'era in cui viviamo è un mezzo che la tecnologia mette a disposizione alle persone con capacità ridotte, ad esempio i non vedenti. Credo che sia uno strumento fondamentale e di particolare importanza.

 

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Venerdì, 10 Febbraio 2017 | di @BookSprint Edizioni