Non bisogna impostare la storia come se il luogo fosse un semplice sfondo alla vicenda
Spesso si dice che non importa il luogo dove si va, o dove si sta, ma conta la compagnia. Se la compagnia è buona, tutti i posti sono buoni.
È davvero così? Questa regola vale solo per la vita reale o anche per un buon libro?
Ovviamente, no. Non tutti i luoghi sono uguali, non tutti i posti hanno le stesse caratteristiche, non tutti i paesi hanno le stesse usanze e suscitano gli stessi ricordi, le stesse emozioni.
Ne parlano da mesi. Sui giornali si inseguono indiscrezioni e anticipazioni. Ma oggi è il grande giorno: il libro che tutti aspettavano è in libreria, con la sua bella copertina accattivante, sistemato in colonne imponenti. Possiamo finalmente sfogliarlo e lasciarci sedurre dal profumo della carta tagliata di fresco. Sul risvolto c’è la foto dell’autore: si regge il mento col pollice e l’indice, lo sguardo perduto nelle profondità dell’animo umano.
L’industria del libro è notevolmente cambiata e, oggi, grazie alle nuove tecnologie, in una piazza così aperta, tutti abbiamo la possibilità di far sentire la nostra voce. Io ci sono riuscito e ora voglio raccontare la mia storia. Quello di riuscire ad essere conosciuto come uno scrittore, era il mio sogno nel cassetto. Lo bramavo con tutto me stesso, anche per dare uno schiaffo a quella vita che, sino a quel giorno, era stata vile nei miei confronti.
Abbiamo intervistato il giovanissimo Francesco Paolo Curci, autore di "La vita tra le dita". Vent'anni, di Foggia, in questo libro, a tratti autobiografico, Francesco Paolo fa vivere a Stefano le emozioni, le aspettative e le angosce che sono state prima le sue, provate mentre inseguiva il sogno della musica, tra innumerevoli provini.
Alla fatidica domanda "Che cosa vuoi fare da grande?" si risponde nei modi più assurdi e svariati. La fantasia e la determinazione dei bambini nel sostenere le ipotesi più strane non trova limiti. Ci sono gli astronauti, i veterinari che salvano tutti gli animali del mondo e perfino i supereroi. In mezzo a questo marasma colorato di idee io ho sempre cercato di averle chiare e ho risposto a tutti con fermezza: "Scrivere un libro".
L’edizione 2013 di “Casa Sanremo Writers”, concorso letterario giunto al quinto anno di vita, vedrà al fianco di Gruppo Eventi anche la nostra Casa Editrice. Alla competizione nazionale potrà partecipare gratuitamente chiunque abbia scritto un lavoro in lingua italiana, sia esso edito o inedito. In palio la possibilità di presentare il proprio libro al Palafiori di Sanremo, durante il 63° Festival della Canzone Italiana.