Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto in un piccolo paesino della provincia di Verona al confine con la provincia di Mantova, Roncanova di Gazzo Veronese per essere esatti,
poi dopo aver conosciuto la mia ex moglie nel 2007 a causa del lutto di suo padre, da un giorno all’altro mi sono trasferito a Villafranca di Verona dove tutt’ora vivo. Mi sono trovato a cambiare tutto da un giorno all’altro, ma per amore questo ed altro… con lei ho trascorso 20 anni della mia vita e dalla nostra storia sono nati 2 stupendi figli, poi nel 2021, la mia vita è cambiata nuovamente, il 18 marzo la mia ex mi dice che è finita e il 19 marzo muore mio padre. Ho la possibilità di tornare a Roncanova con mia madre che vive da sola in una grande casa per lei, ma decido di ricominciare e rimanere a Villafranca per poter rimanere il più possibile con i miei figli, così mi trovo un appartamento in affitto e i ragazzi sono con me 15 giorni al mese a giorni alterni stabiliti e concordati con la loro mamma….
Consiglierebbe il suo libro ad un adolescente?
Credo proprio di sì, credo sia adatto ad ogni età, l’ho scritto pensando ai miei figli di 11 e 14 anni, premetto che non voglio insegnare nulla a nessuno, ma dall’ esperienza, anche di altre persone, si può sempre imparare qualcosa, per questo è nato questo libro, per vedere la vita, da un punto di vista diverso, in questo caso il mio.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Una grave perdita, sicuramente l’eBook ha una comodità unica e senza paragoni, oltre al costo contenuto, ma niente può dare la sensazione di scorrere le pagine, guardare il libro e vedere i progressi della lettura ad occhio nudo. Oltre al fatto che a me piace, durante la lettura, evidenziare alcune parti che ritengo interessanti o anche scrivere qualche riflessione a margine.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Per me è stato un colpo di fulmine, ci ho sempre pensato ma non ho mai avuto il coraggio di mettermi in gioco, poi le cose cambiano, la vita ci cambia, è quasi per scherzo ho iniziato a scrivere quello che mi passava per la testa e da lì, le parole uscivano quasi da sole, e da frasi sono diventate capitoli per poi trasformarsi in un libro. Chi lo avrebbe mai detto.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Inizialmente era uno sfogo personale per ricordare a me stesso cosa stavo affrontando, poi con l’evolversi della scrittura, ho pensato sempre di più ai miei figli e a come potevo aiutarli in qualche modo, con qualcosa che possa rimanere nel tempo e non solo con i discorsi, che per tanto siano fatti bene, ma questi con il tempo di dimenticano, anche un libro si può dimenticare, ci mancherebbe, ma quello si può riprendere in mano in qualsiasi momento.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Vorrei che arrivasse l’importanza del miglioramento personale a prescindere dalla situazione che uno si trova, perché le cose belle o brutte che siano capitano a tutti, e io ho dato il mio punto di vista su argomenti di vita che prima o poi possono capitare a chiunque, ed attraverso la mia esperienza spero che il lettore si possa fare un idea diversa dello stesso argomento, e che in caso capitasse a lui una cosa simile, possa reagire nel suo migliore modo possibile, magari ispirandosi all’esperienza di un’altra persona.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Sinceramente è capitato, ci ho pensato tante volte, ogni volta che ho letto un libro mi sono sempre trovato a pensare di poter scrivere un libro simile raccontando una storia diversa, ma ispirato dallo stesso, poi quando non ci ho più pensato mi sono trovato a scrivere ed è capitato, così da un momento all’altro…
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Come scritto nella quarta di copertina, una persona mi ha detto che mio figlio mi somiglia, e da lì ho aggiunto il titolo al libro “impara dai miei errori”, dopo quelle parole mi sono sentito ispirato per fare qualcosa per loro, e da quel momento i capitoli uscivano dalla mia testa come un fiume in piena, senza quasi pensare a cosa o perché, scrivevo d’istinto fino a quando mi sono accorto di avere scritto un libro.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
L’ho pensato fin dall’inizio, purtroppo nella mia vita ho iniziato tante cose e portate a termine poche, ma soprattutto non conoscendo questo mondo non avevo idea di cosa si dovesse fare per pubblicare un libro, e cercando su internet mi sono imbattuto in questa casa editrice che mi ha dato l’opportunità di riuscire veramente a scrivere e pubblicare un libro, e quando mi è arrivato a casa la prima bozza del libro stampato, mi sono reso conto di esserci riuscito e mi ha dato una grande soddisfazione ed autostima.
Il suo autore del passato preferito?
In verità non sono mai stato un grande lettore, ho iniziato a leggere dopo aver finito la scuola quando non ero più obbligato a studiare o a leggere, il mio primo libro che ho letto è stato l’uomo della pioggia di Grisham, poi sono passato ai gialli di vari autori e ad oggi leggo per lo più libri motivazionali o libri autobiografici per migliore la mia persona… per questo non ho un autore preferito, ma forse ho un argomento preferito, indipendentemente dall’ autore, e sono quei libri che parlano di crescita personale e ispirazione.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sicuramente le novità sono spesso messe in discussione, io preferisco sempre il vecchio e buon libro cartaceo, ma sicuramente è una bella comodità e grazie a questa nuova frontiera, magari si possono avvicinare alla lettura o meglio all’ascolto, e conoscere i libri, anche quelle persone che non sono lettori. Poi tutte le novità hanno bisogno di tempo per diventare un’abitudine. Spero solo che non venga mai dimenticato il vecchio per il nuovo.
