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10 Mar
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Intervista all'autore - Enrico Malavasi -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Nato e vissuto in un casolare di campagna nella bassa Pianura Padana.
Liceo scientifico poi Laurea in Scienze Agrarie "Alma Mater Studiorum".
Impieghi presso agenzia assicurazioni, industria elettronica.
Sposato, due figli. Amo il contatto con la Natura.
Letture: narrativa, riviste scientifiche, poesie.
Da due anni ho iniziato a scrivere poesie.
Ho deciso di diventare poeta quando la Poesia mi ha chiamato.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
I momenti topici sono la notte o al mattino presto nel chiuso della stanza e nel silenzio. A volte anche di giorno quando trovo il tempo.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Sono diversi: Francesco Carofiglio, Umberto Bellintani, Mario Luzi, Alda Merini
 
Perché è nata la sua opera?
Per un viaggio nel mio "Io".
Per purificare la mia anima.
Condividere i miei sentimenti e le mie riflessioni sul mondo in cui viviamo.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Venendo da un paese della provincia e dalla campagna (figlio di contadini), gli usi, i costumi, il dialetto, gli odori, i sapori, la gente, le fatiche hanno influito molto. Non posso scordare che anche mia madre si dilettava a scrivere piccole poesie in rima.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È un modo di raccontare il mondo, le cose, i sentimenti, le persone attraverso parole che non raccontano, ma che evocano suggestioni.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
C'è molto del mio vissuto, delle esperienze fatte e relative riflessioni.
C'è anche tanto di quello che vivrò.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
In quanto umile autodidatta, non avendo sponsor e mecenati i soli mentori sono stati amici, ma soprattutto moglie e figli.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Le prime lettrici sono state mia moglie e mia figlia.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Certo è un modo interessante, forse più pratico e meno costoso di fruire una lettura. Io però preferisco ancora il supporto cartaceo.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
In particolari contesti e per certe persone può essere utile.

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