Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è terapeutico, lo è sempre stato, dall'adolescenza.
Scrivere mi mette in contatto con la mia anima, mi rilassa.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
C'è molto della mia vita reale.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera è stato come avviare un percorso di guarigione, curare le ferite che sanguinavano, superare paure e ed elaborare traumi. Scrivere questo libro è stato doloroso, ma al contempo liberatorio.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
È stata semplice
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei Romeo e Giulietta di W. Shakespeare. La trovo un'opera meravigliosa e sempre attuale, la passione di due giovani che il mondo adulto, accecato dalla sete di potere e dell’odio, non riesce ad ascoltare. E mi divertirei ad interpretare il monologo di Mercuzio prima di entrare in casa Capuleti.
Ebook o cartaceo?
Io preferisco il cartaceo, toccare un libro è come accarezzare l'anima di chi lo ha scritto, il profumo dei libri, il rumore delle pagine che vengono voltate. leggere un libro è come un rituale sacro, non potrei sostituirlo mai, non sarebbe la stessa emozione per me.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Ho coltivato da piccola la passione per la scrittura, scrivevo diari, poi iniziai a scrivere nei momenti difficili, così la scrittura divenne la mia migliore amica e non l'ho più lasciata.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce dal desiderio di condividere esperienze significative e riflessioni personali, e dalla volontà di lasciare una traccia della propria visione del mondo.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una sensazione meravigliosa, è come regalare un pezzetto del tuo cuore al mondo, qualcosa di tuo che si stacca da te per diffondersi.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
È stato mio marito.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Avendo un figlio dislessico, sono felice di questa nuova frontiera perché è uno strumento utile ed essenziale per chi ha difficoltà nella lettura, perché da a tutti la possibilità di fruire dei libri adattandosi alle varie esigenze.
