Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Sono nato e cresciuto in Canavese, una zona della provincia di Torino, poi mi sono trasferito 40 anni fa a Favria.
Che è diventata la mia patria di adozione. Scrivere mi aiuta a razionalizzare le emozioni, a calmarmi, persino ad abbassando eventuali livelli di stress. Scrivere mi aiuta a vedere più chiaramente quello che voglio dire grazie alla ricerca delle parole giuste che mi obbliga a sforzarmi di dare un senso logico ai miei pensieri, a focalizzare i punti salienti di ciò che voglio comunicare e a dare loro il giusto peso. Scrivere dona gioia al mio animo!
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo romanzo, nato durante le sedute di chemio terapia nell’aprile-maggio 2024 sono presenti episodi della mia vita lavorativa da bancario, persone che ho conosciuto, tutte mascherate da nomi divertenti, anzi buffi. Sono presenti episodi simili che mi hanno raccontato dei clienti e qui esagerati. Noi siamo l'esito, e il prodotto, di tutte le esperienze belle e brutte che abbiamo vissuto. Ritengo che dobbiamo vivere la vita quotidiana come ogni giorno fosse l’ultimo perché nella vita tutto è possibile. L'impossibile è ciò che decidiamo di non fare. Un romanzo che consiglio di leggere per passare un attimo di spensieratezza, ma allo stesso tempo per riflettere sulla fragilità e ingenuità di noi esseri umani. Ad un adolescente consiglio di leggere Moby Dick di Herman Melville, uno dei più noti libri della letteratura americana e mondiale, è un romanzo che offre infinite chiavi di interpretazione, un affresco del destino e della condizione dell’essere umano. Il barone rampante di Italo Calvino, che narra la storia del Barone Cosimo Piovasco di Rondò, indomabile ribelle che a dodici anni sale su un albero per non ridiscenderne mai più, un capolavoro di Calvino. Poi ne avrei tantissimi dall’isola del tesoro ai ragazzi della via Paal. Insomma ragazzi leggete e leggete lasciate perdere l’Iphone che ne diventati schiavi e non crea cultura.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo racconto è stato misurare le mie competenze. Ritengo che più la salita è difficile e faticosa, più la discesa mi appare liberatoria e seducente, come la fine di questo racconto scritto fisicamente in poco tempo.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
Quasi da subito ho avuto in mente questo titolo e immaginato la copertina poi realizzata da mio figlio Matteo che ringrazio per il bel lavoro, la copertina è il valore aggiunto di un libro, è quella che attrare e seduce il potenziale lettore ancora prima di leggerlo
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Se sono in un’isola deserta magari dopo un naufragio, vorrei avere la Bibbia e i Promessi Sposi.
LA Bibbia in quanto è il libro dei libri, fonte di sapienza divina e di meditazione e Promessi Sposi di Alessandro Manzoni perché ha un suo fascino. I Promessi Sposi narrano le lotte dei personaggi per affermare i propri diritti e la propria libertà. Questa tematica è ancora attuale, in quanto molte parti del mondo continuano a lottare per i diritti umani e la libertà individuale. Sempre attuale
Ebook o cartaceo?
Sicuramente cartaceo, perché ebook poi se non ho le batterie non posso rileggerlo. Cartaceo per il piacere di sentire il rumore delle pagine quando le giro, il profumo della carta stampata, sono emozioni per la mente e fonte di ispirazione
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Spinto da amici, supportato da mia moglie Renza e dai miei figli Matteo e Gabriele, ho parecchi libri scritti nel cassetto ma sono timido
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L’idea di scrivere questo libro nasce durante la prima seduta di chemio nell’Aprile 2024, ero stanco di leggere un libro e allora ho incominciato a scriverne uno nella mia mente
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Vedere prendere corpo il proprio lavoro è una gioia indescrivibile intrecciata dallo stupore e dall’incredulità.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il libro più che letto l’ho raccontato a mia moglie nel viaggio all’Ospedale di S. Luigi di Orbassano. Che da Favria dista 40 minuti di auto. Ho saggiato il suo gradimento e sono andato avanti. Poi il libro è stato letto in forma embrionale da una ristretta cerchia di amici.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
La magnifica invenzione della scrittura che ritengo alla base della nostra civiltà e della società umana si evolve, come si evolvono i lemmi della lingua italiana.
