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03 Feb
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Intervista all'autore - Francesca Zambrano -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Mi chiamo Francesca Zambrano, ho 18 anni e sono nata a Mercato San Severino, in provincia di Salerno.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Nel corso della mia vita ho letto svariati libri, dai classici ai fantasy. Se dovessi consigliare un libro ad un adolescente direi la saga di Harry Potter oppure "Percy Jackson". Entrambe sono storie fantasy, letture avvincenti e che mi hanno insegnato tanto.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Certamente l'eBook ha i suoi vantaggi: puoi acquistare tutti i libri che vuoi senza occupare spazio nella libreria di casa. Allo stesso tempo, però, io continuo a preferire il libro cartaceo. Quest'ultimo, infatti, nel corso della lettura lo puoi rendere tuo: sottolinei frasi, pieghi le pagine, senti l'odore della carta stampata. Insomma provi emozioni che il digitale non può darti.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Per me la passione per la scrittura è stata un colpo di fulmine, quella cosa che ti prende e che non puoi più lasciare andare. Fin da piccola mi è sempre piaciuto tenere dei diari dove appuntavo gli avvenimenti della giornata e, poi, verso i 12 anni ho iniziato a scrivere storie e romanzi.
Ho iniziato un po' per gioco, poi crescendo ho capito che era davvero la mia passione.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Ho iniziato a scrivere questo libro tre anni fa, in un momento difficile della mia vita. Mi sentivo sola e volevo cercare di mettere nero su bianco quelle che erano le mie emozioni. Penso proprio di esserci riuscita attraverso la protagonista, che caratterialmente mi rispecchia tanto.
Questo libro mi è servito per mettere ordine nella mia testa e sentirmi meno sola. E' stato come un amico che tende una mano nel momento del bisogno.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Che nella vita non ci sono solo momenti brutti, quelli belli arriveranno. Non è mai tutto bianco o tutto nero. Bisogna saper aspettare.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ho sempre amato scrivere fin da piccola, anche se lo facevo un po' per gioco. Crescendo la scrittura è diventata il mio rifugio, l'unico modo che avessi per esprimere completamente me stessa. Poi quando ho pubblicato il mio primo romanzo a 15 anni ho capito che era effettivamente la mia passione.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Mentre lo scrivevo ho pensato che questa storia meritasse di essere conosciuta e, quindi, ho deciso di pubblicarla. E' un momento che ricordo con piacere, perché sapevo che dopo la stesura ci sarebbe stato un altro viaggio lungo e impegnativo, ma bellissimo. Amo tutto ciò che c'è dietro la pubblicazione di un libro.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Mai. Sono una ragazza molto testarda e quando inizio qualcosa mi piace portarla a termine. Questo vale soprattutto nella scrittura. Se scrivo un libro è perché voglio raccontare una storia dall'inizio alla fine.
 
Il suo autore del passato preferito?
Indubbiamente Luigi Pirandello. Mi affascina molto il tema delle maschere, lo trovo davvero attuale.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia una risorsa molto utile, soprattutto per i ragazzi ai quali non piace leggere. Ci sono opere che meritano di essere conosciute da tutti e se proprio gli adolescenti non le vogliono leggere, almeno possono ascoltarle.

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