Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere, significa intraprendere ogni singola volta un’avventura sconosciuta, vivere tante emozioni facendole emergere attraverso i personaggi.
Può sembrare scontato, ma anche se si è l’autrice del proprio materiale, a volte è inebriante provare l’emozione di decidere come va a finire. Si può essere artefici del destino dei personaggi.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Alcuni tratti della mia carriera sono in linea con la protagonista femminile Dalila. In parte come lei siamo delle grandi sognatrici, ma al tempo stesso abbiamo paura di spiegare le ali per volare. Spero soprattutto che questo libro possa incoraggiare chiunque lo legga a realizzare i propri sogni e a credere in sé stessi. Perché solo facendo questo si possono avere delle occasioni.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo romanzo è stata un’esperienza molto importante e interessante. Ho avuto modo di cimentarmi in un mondo a me sconosciuto come scrittrice, nel quale mi sono sempre immersa come lettrice, essendo una lettrice molto appassionata.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
In verità è stato un po’ uno sbocco naturale, venuto fuori dalla stesura del romanzo. Infatti quando ho iniziato a scrivere non c’era ancora un titolo. Solamente alla fine del romanzo, data l’’andatura dei fatti mi è sembrato spontaneo e che rappresentava il testo.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Questa domanda è bella e difficile al tempo stesso. Potrei citare davvero tanti libri, ma una scrittrice di romance che amo e ammiro con infinita stima e con il desiderio un giorno di poterla eguagliare è Felicia Kingsley, in particolare modo, il mio libro preferito è Una ragazza di altri tempi.
Ebook o cartaceo?
Da grande classicista per professione e un’amante dei libri, potrei sembrare di parte affermando che preferisco il cartaceo rispetto all’ebook. Perché solo il cartaceo può farti provare la sensazione di sfogliare materialmente le pagine, annusare le stesse e avere dei ricordi legati a quel libro in particolare o comunque crearne dei nuovi. Ma non posso non apprezzare la versatilità e comodità dell’ebook in determinate occasioni.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
In realtà, era un sogno nel cassetto che coltivavo da un po’ e solo pochi mesi fa, ho deciso di intraprendere questa esperienza e devo ringraziare soprattutto la mia casa editrice per aver creduto in me e per avermi aiutata e indirizzata nel coronare questo sogno. Un altro segno del destino è stato proprio un firma copie della Kingsley ad avermi spronata ed incentivata a buttarmi in questa esperienza.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L’idea di questo libro è nata un po’ con un desiderio nascosto dentro di me di poter vivere un’esperienza simile a quella di Dalila. Da sempre sogno di avere un contatto con il mondo dell’editoria, che mi appassiona tanto e mi incuriosisce. D’altra parte, magari proprio questa occasione può essere un trampolino di lancio o comunque un punto da cui partire.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Mi sembra davvero una cosa che non sta capitando a me, sono al settimo cielo perché nulla è più bello che vedere un proprio sogno realizzarsi. Mi auguro che il libro interessi a un vasto pubblico di lettori, perché attraverso una buona lettura si può avere tanto. Credo di non aver ancora del tutto realizzato l’accaduto.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
È stata una mia cara amica, che diciamo ha vissuto il realizzarsi dell’opera. Mi ha consigliata e supportata nel percorso incitandomi a pubblicare il libro. La ringrazio molto.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Secondo me è un traguardo importante perché permette a persone che non possono leggere da sé un libro e quindi, avere chi lo fa per te. Ma soprattutto in un’epoca ormai sempre più digitale è un passo importante.
