Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Massa Fiscaglia (FE) il 16 marzo 1943 e qui cresciuto, fidanzato e sposato. Padre felice di due figli (Simone e Cristian) e nonno di due brave e belle nipoti (Sara ed Emma).
Ho iniziato a scrivere nei primi anni sessanta per il settimanale "La Croce" della diocesi di Comacchio continuando poi con il settimanale della diocesi di Ferrara-Comacchio dopo la fusione delle due diocesi. Nel 1970, contattato dalla "Gazzetta di Ferrara" accettai la collaborazione. A fine anni settanta, tale quotidiano ha chiuso i battenti e accettai la collaborazione con "Il Resto del Carlino" (redazione di Ferrara). Alla fine degli anni ottanta fui contattato da alcuni amici per collaborare alla nascita de "La Nuova Ferrara": quotidiano che uscì con la prima copia nell'aprile del 1989. In precedenza (1983), chiesi l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti di Bologna (elenco pubblicisti), iscrizione formalizzata con tessera n. 51970 in data 26 gennaio 1984. In tale contesto mi sono occupato di politica socio-economica locale, di storia e di cultura civile ed ecclesiale. Il resto è tutto ben descritto nei miei cenni biografici pubblicati sulla copertina del libro. Negli ultimi anni ho pubblicato, dopo alcuni opuscoli su vicende locali, un paio di libri, l'uno con "La Carmelina ediz." di Ferrara (Storie di umanità e di solidarietà) e l'altro con la "San Paolo ediz." di Cinisello Balsamo (Natale Mosconi, il vescovo del paludoso Delta e della Riforma agraria).
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Pinocchio. Un libro per ragazzi di grande valore letterario e di grandi valori umani.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
Cosa pessima. Il libro, per tradizione ed antonomasia è quello cartaceo. Avere tra le mani un libro è come abbracciare un bambino e la sua storia. È un'emozione vera. Toccarlo, sentirne il profumo, immaginarne la vita. Non c'è paragone con la freddezza e la non proprietà di un ebook.
E ciò, anche se mi rendo conto che la tecnologia elettronica ed ora della IA ci cambierà tutti. Malauguratamente.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Un amore, fino dalla scuola elementare, così come il gusto della lettura e della cultura.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
L'importanza sociale di offrire al pubblico un momento di riflessione sul senso della vita. È un tema con cui molti intellettuali, nello scorrere del tempo, si sono confrontati cercando risposte coinvolgenti e, soprattutto, convincenti senza trovarne una che non passi attraverso la Fede religiosa, già di per sé difficile da accettare.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Un messaggio di Speranza. La vita ha le sue regole. Regole, tra l'altro, indiscutibili. Inutile cercare di farlo. Occorrerà, allora, cercare una luce, un sorriso, una gioia, una carezza, un abbraccio, un gesto di amore. È tutto ciò che serve per affrontare il momento ultimo con il coraggio della Speranza cristiana.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Come già affermato, è stato un sogno fin dall'infanzia che poi si è sviluppato nell'adolescenza e nella giovinezza giungendo fino alla completa maturità di cui sono orgoglioso perché è da questo bene culturale che sto vivendo bene anche la mia venerabile età.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sì. Al momento, il piacere di sapere che potrà sicuramente tornare utile a qualcuno e dare speranza a qualcun altro. Poi, magari, farà tornare al Padre qualche anima col sorriso fra le labbra. Chissà! ... Avrò ragione? ...
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No. Gli elementi per scriverlo li avevo tutti. Perché non farlo? ...
Il suo autore del passato preferito?
Fëdor Dostoevskij. Un grande della letteratura dei nostri tempi. Così, almeno, a torto o a ragione, la penso io.
Un autore che per il suo modo di scrivere ma, soprattutto, per i Valori che comunica è tra i Grandi della Letteratura, quella con la "L" maiuscola.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo che potrebbe essere una buona idea se servisse per una seria riflessione nei momenti difficili della vita, ma anche per quei momenti che aiutano a rilassare la mente e a ritrovare serenità. Grande dote e grande virtù la Serenità! ...
Poi, però, potrei aggiungere ciò che ho affermato a proposito degli ebook.
