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BookSprint Edizioni Blog

12 Dic
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Intervista all'autore - Marika Falconi -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è sempre stato una via di fuga, un modo per dare ordine alle mie emozioni e riuscire a razionalizzarle.
Non ho mai scritto perché 'dovevo' ma sempre e solo perché ne sentivo la necessità, perché avevo bisogno di mettere nero su bianco il mio mondo e alleggerire la mia mente.
Quando scrivo è come se ci fosse pace intorno a me, mi calma e mi rende serena.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Ogni singola parola di questo libro è parte integrante della mia vita reale, delle mie esperienze, di chi sono e chi ero.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Coraggio.
Riassumerei il tutto con questo.
Coraggio di accettare, di lasciare andare, di mostrarmi.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
In realtà la scelta del titolo è avvenuta in modo abbastanza veloce e spontaneo.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Credo che opterei per 'Il signore delle mosche' di William Golding perché è un libro vero, crudo, brillante e che dà modo al lettore di riflettere sia su ciò che lo circonda che su sé stesso.
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo, assolutamente
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Non l'ho scelto, o forse non ho ancora realizzato.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro nasce perché volevo che le altre persone sapessero che non sono sole.
Un aneddoto è che non avrei pensato, nemmeno lontanamente, di pubblicarlo ma la mia psicologa ha insistito tanto ed è per lei che siamo qui.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Mi rende molto felice ma è anche strano, è una sensazione contrastante, non saprei definirla concretamente.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia madre.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
La trovo una cosa molto utile, soprattutto per chi magari non ha il tempo di potersi ritagliare uno spazio per leggere ma è appassionato alla lettura.
Inoltre credo che sia un buon modo per avvicinare anche i più restii alla letteratura.

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