Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Metà di Sorrento (NA) e li ho studiato, fatto studi classici, laureandomi alla Federico II di Napoli in Giurisprudenza.
Fin da giovane sono stato e sono appassionato autodidatta studioso di teologia, filosofia, psicologia e sociologia avendo saltuariamente incontri con professori universitari di tali discipline ricevendo encomi per la profondità del mio pensiero nei dibattiti che seguivano. Provengo da una famiglia umile. Ho ottenuto ciò solo con le mie forze ed ho lavorato presso la Regione Campania.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Libri meditativi che servono ad arricchire e crescere interiormente e ciò perché un giovane deve avere prima una profonda cultura interiore e non nozionistica e da tale cultura prendere e portare avanti ogni programmazione ed attività con razionalità illuminata proveniente dall'interiorità ove risiede appunto l'intelligenza della pura concretezza.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
Adoro il profumo della carta del libro e quando più antico è tanto più lo apprezzo. Pertanto, sono contrario ad ogni forma di presentazione tecnologica.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Parte come un grande desiderio e, poi, se questo continua, diventa un grande amore da cui non riesci più a staccarti e perciò sono al 25esimo libro di saggistica e, pur dicendomi basta, poi non riesco e continuo a scrivere con l'amarezza però di dovere constatare che tale genere non è apprezzato e purtroppo venduto e letto pochissimo.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
In genere, tutti i libri che ho scritto sono la conseguenza di profondo dolore e di sofferenza nel dovere constatare le tragedie, le guerre e la morte di milioni di persone per fame, malattie e soprattutto guerre e tutto ciò per l'imbecillità accecante di tanti affamati di potere e di profitto e con la massima indifferenza verso i più deboli e bisognosi e, purtroppo, nonostante la mia fede in Dio, non penso che l’Umanità possa avere mai la pace. Purtroppo siamo in un cammino irreversibile.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Sapere condividere tutto con tutti ed imparare a non fare discriminazioni ma accogliere tutti e farsi imitatore di Cristo e non vergognarsi di esserlo, ma andare avanti perché da ognuno, insieme ad altri, si può costruire la pace, ma la si deve costruire in comunione. Santa Maria Teresa di Calcutta diceva che tante gocce fanno un oceano. Ma tante gocce dobbiamo esserci sempre.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Sono sempre stato appassionato di scrittura fin da quando ero piccolo e a 4 anni andavo all'asilo e mi piaceva tenere la penna in mano e cominciai ad imparare prima a fare le asticelle e poi le vocali.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
No.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No mai. Se inizio devo portare a termine.
Il suo autore del passato preferito?
Sono tanti. Manzoni, Verga, Hemingway Anna Frank, Levi, Calvino, Leonardo e tanti altri.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Come detto sono contrario. Si deve respirare il profumo della carta.
