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BookSprint Edizioni Blog

03 Dic
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Intervista all'autore - Sondra Coizzi -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata e vissuta sempre in Polesine, la provincia di Rovigo, a Ficarolo, cresciuta a Gaiba e vivo da venticinque anni a Occhiobello, di cui sono stata Sindaco dal 2019 al 2024.
Sono laureata in Filologia Romanza, insegno come docente di Lettere presso un Istituto di scuola superiore. Da sempre studiosa di Storia locale, mi piace svolgere il ruolo di divulgatrice presso le università popolari della provincia.
Sposata con Andrea, sono madre di una ragazza trentenne, Caterina.
Gaiba e Ficarolo sono due comuni vicini e proprio nelle campagne al confine dei due territori, in una contrada di nome Chiunsano, sorgeva una mansio romana, villa rustica che ebbe vita per almeno quattro secoli, lungo l'antico corso del fiume Po. Nei pressi della villa gli archeologi nel 1992 scoprirono i resti di una dama ostrogota, la protagonista del mio romanzo storico.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Il nome della rosa, di Umberto Eco. Adso, il protagonista, è adolescente, mentre si svolgono le vicende straordinarie e terribili della narrazione. Come tutti gli adolescenti è indirizzato a seguire il percorso indicato dagli adulti, ma vive anche una ribellione che gli mostrerà un percorso diverso e che rimpiangerà per tutta la vita. È un romanzo difficile, didascalico e complesso, ma affascinante e coinvolgente per tutte le implicazioni storiche, filosofiche, culturali e morali che lo costituiscono, calate in un passato ormai lontano ma ancora permeanti la nostra modernità e per questo possono aprire le menti giovani e fresche dei ragazzi di oggi sul mondo di oggi. Inoltre, è uno scrigno inesauribile di lemmi lessicali e contenuti culturali, essenziali per il patrimonio linguistico di un adolescente in formazione.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Non sarei così pessimista sulla sparizione del formato cartaceo dei libri. Conosco tante persone che leggono normalmente e-book e comunque scelgono il cartaceo soprattutto per quei romanzi a cui ci si affeziona, da tenere, rileggere, annusare.
Penso che l'e-book sia adatto a libri da narrazione veloce e leggera, e in situazioni di movimento. Il formato cartaceo permette di vivere le pagine con maggiore partecipazione, è più adatto a testi complessi che richiedono riletture anche più volte dei concetti e delle narrazioni. Il libro di carta permette la riflessione, la meditazione.
Sono convinta che la maggioranza dei lettori prediliga il cartaceo, e spero di non sbagliarmi.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Scrivere per me è un amore ponderato. Ho sempre praticato la lettura, per me è il vero amore a prima vista. Ho scritto testi di indagine storica del mio territorio, ma il romanzo è nato in me come esigenza molto avanti nel tempo.
Credo che chi scrive non debba farlo per amore di sé stesso ma per amore del pubblico. Un libro bello è quello che lascia al lettore un'emozione e una crescita che restino nel cuore per sempre. Non sono molti ad avere questa qualità. Ho letto tanti libri che ho dimenticato, non è stato tempo perso ma impiegato non a buon fine. Ho letto romanzi indimenticabili, che mi hanno fatto piangere, ridere, mi hanno insegnato tanto. Il mio tempo per questi è stato ben speso.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La scoperta archeologica della Dama di Chiunsano mi ha ispirato il desiderio di approfondire studi e indagini su chi fosse e sul perché sia venuta a morire proprio in queste lande desolate. I gioielli della Dama sono esposti al Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo. Un pomeriggio dell'estate del 2010, visitando il museo, vidi questi magnifici gioielli. La loro bellezza e la loro misteriosa presenza sul corpo della Dama per me furono illuminanti: perché solo lei, tra tutti i resti umani nella necropoli accanto alla villa, fu sepolta con un corredo così prezioso? Chi era? Dove stava andando? Perché morì qui? Chi erano coloro le cui ossa spoglie erano sepolti poco lontano nella nuda terra? Ho voluto dare una risposta a queste domande, immaginando una donna coraggiosa e guerriera, in cammino verso Ravenna, per la salvezza sua e di un gruppo di profughi germani, durante le sconvolgenti e straordinarie vicende della caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Il tappeto storico accurato e reale si intreccia con la piccola storia immaginata della mia protagonista Amalia, principessa ostrogota custode di un segreto che avrebbe potuto cambiare per sempre il destino della Grande Storia.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
La Dama di Chiunsano racconta una vicenda molto umana, di una donna che si trova suo malgrado a muovere le sue scelte e le sue disgrazie tra personaggi storici realmente vissuti e altri personaggi inventati per la narrazione. Lo sviluppo delle sue peripezie comporta avvenimenti che poi diventeranno cruciali per la Storia, quella vera. Il messaggio al lettore è semplice: chiunque di noi può essere fautore del cambiamento del proprio mondo e del mondo altrui.
E inoltre, mi piacerebbe che il lettore si incuriosisse anche dal punto di vista culturale e turistico, venendo a visitare il Polesine, terra antica e ricca di suggestioni, ancora poco valorizzato, ma che mi auguro di aver contribuito a far crescere.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Come dicevo, la scrittura per me è un amore ponderato e tardivo, naturale evoluzione della mia ingordigia di lettura. La Dama mi ha parlato, quel giorno al Museo. Mi ha chiesto di raccontare la sua storia, e l'ho fatto.
Adesso mi sento pronta a scrivere altre storie, ancora in romanzo storico ma anche nell'attualità. La palestra della Dama di Chiunsano è stata molto efficace e foriera di nuova ispirazione.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Oltre alla sensazione provata al Museo di Rovigo di fronte ai gioielli della Dama, che mi parve parlassero proprio a me, ricordo con piacere la telefonata di Lorenza, che durante la lettura della bozza mi chiamò commossa dicendomi: "non ho mai letto un libro così bello e avvincente, mi hai fatto piangere". Cuore di amica, certo, aveva esagerato.
Ma detto da lei, sempre sincera, severa e critica quando serve, mi ha fatto capire che questo libro aveva un grande potenziale in cui credere.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sinceramente no. Ho impiegato tre anni a studiare il tessuto storico nei minimi dettagli, in modo che i coprotagonisti storici del romanzo fossero esattamente dove racconto siano stati, senza sbavature cronologiche o interpretazioni fallaci. Poi, lo svolgersi della trama sull'intreccio è stato molto naturale, lento ma preciso perché avevo già steso tutta la sceneggiatura, anche se qualcosa ho tolto e aggiunto durante la scrittura stessa. Per i personaggi e il loro carattere mi sono ispirata a persone che conosco, e della Dama Amalia c'è anche tanto di Sondra.
 
Il suo autore del passato preferito?
Alessandro Manzoni. I Promessi Sposi è il libro più perfetto che abbia mai letto. Poi Umberto Eco, con Il nome della rosa.
Adoro Jack White e la saga di Merlino e Artù, anche se è un contemporaneo.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ha una grande potenzialità, comodo e stimolante, ma come l'ebook non lascia il tempo alla riflessione, mentre si ascolta una voce che racconta in continuità è più difficile ponderare e ragionare sui contenuti e i vari passaggi e messaggi, perciò lo ritengo adatto a testi veloci e con narrazione lineare.
In ogni caso è un valido complemento alla diffusione della lettura, male non fa.

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Mercoledì, 04 Dicembre 2024 | di @BookSprint Edizioni

1 COMMENTO

  • Link al commento Mauro inviato da Mauro

    Adoro questo romanzo storico, ambientato nell'alto medioevo, con una protagonista straordinaria. Avvincente e ben scritto, consigliatissimo

    Mercoledì, 04 Dicembre 2024 12:41

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