Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Nuoro e sono cresciuto qui. Ero un bambino chiuso, ma ho imparato piano piano ad andare oltre la mia timidezza.
Sono stato accompagnato nella mia crescita da amici che considero dei punti fermi, in quanto mi hanno insegnato l’importanza dei rapporti e l’importanza che le persone devono avere nella vita di ciascuno di noi. Trovavo in loro un modo di fuggire dall’ oppressione dell’ambiente domestico, molto rigido e severo. Oggi sono ancora la, presenti in qualche modo, e continuano ad insegnarmi cose nuove ogni giorno. Dei punti fermi che sono sparsi per il mondo, ognuno con i suoi problemi e le sue gioie. Oggi non temo il confronto con gli altri e ne sono felice.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Il giovane Holden
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Penso che sia solo un nuovo modo di leggere, niente cambia. La lettura è centrale come prima, solo che oggi si leggono molti più libri che un tempo, tra studio e lettura per diletto. Il problema è simile a quando si diceva che il computer avrebbe sostituito il libro. Un mito che si è rivelato frutto dell’immaginazione. Non è successo. Il libro cartaceo continuerà a vivere e ad avere successo. Molti lo preferiscono. E sentire lo scrocchiare della pagina è andare in libreria saranno piaceri che non smetteranno mai di affascinare.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura è entrambe le cose. Ma per scrivere devi amare la tua storia con ponderazione. Deve essere presente dentro di te come l’aria che respiri. Ad ogni battito. Solo così puoi essere sicuro che stai scrivendo qualcosa di importante.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La storia che ho scritto è un modo di parlare di un’età che appartiene ai tempi moderni e che non esisteva si tempi dei nostri padri. Un’età in cui l’individuo nasce come uomo. L’età che definisce chi diventerai e come sarai da grande. Per cui tutto quello che ti succede, tutto quello che ti viene dato dagli altri, deve essere portato dall’amore che si ha per l’umanità, di cui tu sarai un tassello, che deve essere pieno di vita e di empatia. Gli adulti quindi hanno una grande responsabilità. I ragazzi sono il futuro. Molti più importante di noi adulti, dei nostri miseri problemi di soldi, e delle nostre misere insoddisfazioni lavorative. Il mondo deve andare avanti ed essere migliore.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Bisogna pensare agli altri come se noi fossimo loro. Bisogna pensare a come si sentono rispetto a ci che diciamo e facciamo.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La scrittura è un sogno adolescenziale per me!
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
L’episodio che è più significativo è come nonostante il mare fuori dalla porta della mia casa al mare fosse stato bellissimo e estremamente attraente, non ho potuto proprio andarci perché scrivevo, e col mare e la gioia il mio libro non c’entra niente. E quando scrivi una storia la devi vivere. Non ho potuto né andare al mare, né fare bagni, né prendere il sole tutta l’estate, concentrato com’ero.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Non vi ho pensato. Non era in opzione. La storia mi ha preso ed era forte in me.
Il suo autore del passato preferito?
Hemingway
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Un traguardo. Un modo di informarsi e passare il tempo in modo educativo e di alto profilo che si aggiunge agli altri modi che già esistevano.