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BookSprint Edizioni Blog

18 Set
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Intervista all'autore - Michele Rolfini -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere mi fa provare tante emozioni,
Le storie realmente accadute le rivivo e quelle di fantasia mi permettono di farne parte come soggetto personale, scrivendole entro nel racconto, lo vivo.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Sicuramente l'ottanta per cento
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me ha significato molto, mi sono messo a nudo
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è basata sui racconti narrati ed è stato come un fulmine
Non ho avuto alcun dubbio
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei avere tutti i libri di Charles Bukowski perché mi piace il mondo crudo che aveva di scrivere, in più le sue poesie.
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo senza dubbio.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Anni fa ho scritto testi per delle canzoni Poi ho continuato a scrivere sulle mie storie e sulle mie emozioni.
In questo modo ho cercato di esorcizzarle, visto che continuavano a ripresentarsi nella mia mente. Chiudevo tutti quei fogli in un cassetto con la speranza di archiviarli. Facevano male.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Incontrai un ragazzo che aveva appena pubblicato il suo libro e me lo diede da leggere, da quel giorno decisi di liberare tutti quei fogli dal cassetto e unirli in un unico racconto, comprai un PC portatile, imparai a scrivere e ora ho raggiunto il mio obbiettivo.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Tanta soddisfazione, anche perché ho impiegato sei mesi di lavoro per arrivare alla conclusione, e poi mi sento fiero di essere riuscito a crearlo.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia ex moglie
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ci si deve adeguare alla tecnologia ma la carta esiste ancora per gli amatori di questa.

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