Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo dalla Romania, ma sono cresciuto in Italia, mi identifico di più in un italiano che in un rumeno, ma non ho chi sa quale senso patriottico, né per la Romania né per l'Italia.
Ho deciso di iniziare a scrivere poesie quando ne ho sognata una mente ero in un ospedale per motivi che, diciamo così, riguardavano il mio cervello. Non so se succede a molti di sognare poesie, ma se succede credo che potrebbe succedere ad una persona che ama la poesia, io invece prima di allora non avevo alcun tipo di approccio alla poesia. Ma sin da piccolo ho sempre voluto raccontare storie e attualmente sto scrivendo anche dei racconti, dei romanzi e un fumetto, non mi limito solo alla poesia.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Preferisco la sera o la notte, vengono idee migliori quando c'è buio, ma mi vengono belle idee anche di mattina o di pomeriggio e devo scriverle.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Murakami, amo il suo modo di raccontare cose così surreali in uno stile fin troppo realistico.
Perché è nata la sua opera?
Perché sono stato per molto tempo in una condizione di disagio mentale e ho sentito la necessità inconscia di manifestare le mie idee attraverso la scrittura, infatti come ho già detto è iniziato tutto con un sogno, anche se la passione per la scrittura l’ho sempre avuta sono stati i sogni a spingermi a scrivere sul serio
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale secondo me c'entra poco, la maggior parte della mia formazione deriva da altro, soprattutto da disagi mentali.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambe, a volte sento la necessità di evadere dalla realtà altre volte invece desidero raccontarla al meglio.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto quello che scrivo mi rappresenta, e penso che sia così per tutti, tutto quello che i più grandi scrittori e anche i più piccoli scrivono deriva dalle loro esperienze o dal loro subconscio.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
A parte le persone che lo fanno per lavoro no non credo
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alle persone che si occupavano di realizzarlo, dopo che mi hanno dato la copia omaggio l’ho fatta leggere prima a mio padre
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non so se sostituirà completamente il libro cartaceo, spero di no ma non posso di certo prevedere il futuro, ma penso che sia probabile, un po' come Spotify ha sostituito i vinili, e i servizi streaming le videocassette e i CD.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È molto utile per chi magari vuole fare altro nel frattempo ed è molto comodo, ma a volte credo si sente la necessità di concentrarsi sulla lettura, e comunque quando leggi tu ti immagini la voce che vuoi, magari un audiolibro ti delude le aspettative.