Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La scrittura è entrata nella mia vita all’improvviso, è ancora oggi un modo per esprimere le emozioni provate, dalla gioia alla tristezza e dalla rabbia alla soddisfazione.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro è nato proprio da una storia vera, quindi all’interno è presente molto della mia vita e non solo anche di tutte quelle persone che mi circondano.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scriverlo non è stato semplice, ho provato un mix di emozioni.
Inizialmente non era mia intenzione scrivere un libro ma più scrivevo e più mi sentivo bene, quasi come una terapia.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo, vivi la vita che scriverai, è stato abbastanza semplice, un giorno scrissi questa frase sulle mie note del telefono, chiedendomi chi fossimo noi per non scrivere la nostra vita.
Quindi ho vissuto e sto scrivendo la mia vita.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un’isola deserta porterei con me, un libro di un professore che ora non c’è più, è stato fonte di ispirazione per la mia opera.
Ebook o cartaceo?
Senza dubbio cartaceo, l’odore della carta, il semplice toccarlo e viverlo.
Arrivare alla fine di un libro e dire io l’ho vissuto.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Nella vita si incontrano delle difficoltà, e spetta solo a noi riuscire a superarle.
Durante la stesura della mia opera stavo attraversando delle difficoltà emotive, non capii subito che stavo iniziando ad essere uno scrittore, infatti ancora oggi non mi definisco tale ma anzi un sognatore.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L’idea nasce per diffondere informazione su tematiche attuali ma ancora troppo silenziose.
Un aneddoto è sicuramente averlo nascosto nel mio computer per 3 anni, e averlo scritto solo di notte, dove ognuno di noi si trova solo nel letto con i propri pensieri e ansie.
Non ho scritto neanche una frase di giorno.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Vedere realizzare un prodotto ideato, creato da sé stessi regala soddisfazioni.
Ma soprattutto provare a trasmettere a tutti coloro che lo leggeranno le stesse emozioni che ho provato, quando ho vissuto quella storia e quando l’ho scritta sarebbe soddisfacente.
Emozionare qualcuno sicuramente sarebbe un grande regalo.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il mio libro, è stata la mia migliore amica, che conosce molto bene la mia persona.
L’unica in grado di giudicarmi oggettivamente in modo positivo o negativo.
Il suo giudizio qual è stato?
Positivo non si aspettava di leggere tutto ciò.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L’audiolibro ad oggi è sicuramente una grande innovazione, utilissimo per chi non ama leggere ma solo ascoltare, o per tutti coloro che non posso leggere.
Dal mio punto di vista è utile ma preferisco un libro cartaceo.