Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono una ragazza semplice, vissuta in un piccolo paesino del Molise. Scrivo da quando ero una bambina e mi è sempre piaciuto fantasticare su tutto ciò che non è reale, perché sognare fa bene alle nostre anime.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Normalmente scrivo nel tardo pomeriggio.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Italo Calvino
Perché è nata la sua opera?
Perché le favole della buonanotte quando ero bambina mi piaceva molto ascoltarle e farle mie, sognare è qualcosa che tutti noi dovremmo fare.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tanto, Io provengo da una famiglia che ama tantissimo i libri, ed io sono cresciuta con due genitori ed un fratello meravigliosi che hanno sempre investito nella mia formazione culturale, e così anche i miei zii mi hanno sempre regalato dei libri, e così ho aperto la mia mente a nuovi mondi ed orizzonti.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me entrambe, è una evasione perché mi aiuta a stare in piedi e dimenticare i brutti periodi che ognuno di noi vive, ed è anche un modo per raccontare la realtà che ci circonda e che a volte non riusciamo a vedere.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto, è quasi tutto parte di me, di ciò che sono e che sono sempre stata.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
La mia straordinaria famiglia, il mio papà, la mia mamma ed il mio fratellino che hanno sempre creduto in me.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
I miei genitori
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
No, perché il cartaceo dà molto di più.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
è un grande aiuto per chi ha problemi di vista, ed è un modo anche di rilassarsi seguendo la voce di qualcuno altro.
