Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono una persona molto riservata e da bambina ho sofferto molto la solitudine in una famiglia con tanti fratelli.
I miei unici amici erano i libri e gli animali e continuano ad esserlo fedelmente.
Mi sono scoperta "scrittrice " in un momento molto buio della mia vita anche se già da ragazzina, il mio professore d'italiano del liceo, mi predisse che avrei un giorno scritto delle belle poesie a cui ultimamente mi sto dedicando.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Generalmente quando ho terminato il mio turno di lavoro e ho ottemperato le mie incombenze quotidiane. Scrivere rappresenta un momento tutto mio dove ritrovo me stessa e mi rilasso.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Ho l'imbarazzo della scelta ma devo dire che mi affascina e studio con grande stima uno scrittore e regista a cui m'ispiro moltissimo, che riesce a rappresentare a volte in maniera cruda la vita del nostro secolo facendo un’analisi emotiva dei personaggi che arrivano al lettore sempre in maniera molto realistica: Ferzan Özpetek
Perché è nata la sua opera?
Prima di questo libro ho scritto un racconto per ragazzi "La nonna scordatella" e mi sono detta che potevo osare di più e scrivere qualcosa per un pubblico più adulto. Ne è uscito un romanzo avvincente carico emotivamente con un tema molto attuale che è "l'amore tossico". Invito tutti a leggerlo è davvero molto bello, fluido e ricco di dialoghi che avvicinano empaticamente il lettore ai personaggi del libro.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Credo che il contesto sociale influisca sempre in maniera incisiva non solo sulla formazione letteraria ma in ogni situazione della vita.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è evadere dalla realtà e immergermi in un mondo tutto mio, dove dò sfogo alla mia fantasia, alle mie emozioni, ai miei sentimenti e perché no alle mie paure e insoddisfazioni.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Il libro parte da un fatto di cronaca e si sviluppa nella fantasia dell'autrice ma chiaro è che le emozioni, i sentimenti, le esperienze personali rientrano sempre in qualche modo nel libro di uno scrittore in maniera velata.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Non c'è una persona fisica a me vicina che si è rivelato fondamentale per la mia opera ma senza essere ripetitiva, ultimamente ho studiato il maestro Ferzan Özpetek. Ho letto il suo ultimo libro e mi è piaciuto molto. Il suo modo di raccontare i personaggi e renderli reali con le loro personalità a volte fragili e contraddittorie mi piace moltissimo. Credo senza ombra di dubbio di essermi ispirata ai suoi lavori.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
L’ho fatto leggere a mia figlia e ho avuto risposta positiva.
Ho osservato quanto sia rimasta coinvolta dalla storia, dai personaggi, da farle venire addirittura il dubbio che la storia che avessi raccontato nel libro fosse riconducibile a qualcuno che conoscevo molto da vicino, da porter essere così empaticamente coinvolta col personaggio protagonista del libro.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
L'ebook è un mezzo sicuramente efficace ma il vero lettore ama ancora oggi, in una realtà molto tecnologica, il profumo del libro cartaceo
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro permette di fare arrivare un libro anche a chi ha dei limiti fisici quindi direi che è un'ottima risorsa.