L'opera, che si compone di 214 pagine e una trentina di racconti brevi, avvolge e coinvolge grazie alla bravura della scrittrice, già protagonista in passato con i suoi lavori e tornata alla ribalta grazie a desideri, fantasie, fatti e sogni raccontati con maestria e al limite del paradosso, utilizzando personaggi sempre nuovi e vivaci, vittime della vita e sgomenti di fronte agli accadimenti che essa riserva. Il palcoscenico è la realtà di tutti i giorni, si viaggia tra aeroporti e ristoranti, strade famose e camere da letto, per scivolare nell'intimo delle storie e smascherare la superficialità dell'esistenza umana, nell'immenso mondo dell'amore, in tutte le sue sfaccettature.
Il bisogno di verità emerge storia dopo storia, racconto dopo racconto, perché solo la verità può portare alla felicità e all'affermazione dell'io. Ma affinché essa emerga, c'è bisogno di rompere gli schemi comuni del quieto vivere, di andare contro le regole che la società ci impone e di guardare con occhi diversi e critici la realtà. È con questa decisione di intenti che Sara Vannelli, autrice romana, si candida per un ruolo da protagonista nella serata conclusiva del Palafiori di sabato 13 febbraio, serata in cui spera di vincere il primo premio, ennesimo attestato di stima per il suo impegno e il suo stile unico.