1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Sicuramente è per me auto terapeutico ed arte terapeutico, è una esigenza, uno sfogo, uno strumento di autodifesa delle proprie idee, della propria individuale condizione storica, simbolica, affettiva, cognitiva ed identitaria. Senza scrittura, non c'è cultura e senza cultura non c'è memoria. In un secolo come questo, dove la cultura collettiva diventa individualità connettiva, la scrittura come strumento di una rappresentazione mobile e di movimento di un tempo e di una storia che verrà, è un modo di conservare la propria memoria e renderla mobile e fluida. Mi chiedi l'emozioni che provo? Il piacere di ascoltare me stesso in connessione permanente, ma mobile, con l'altro.