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03 Giu
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Polvere alla polvere

La vita intensa di una donna che ha sempre vissuto con grande dignità e forza ogni istante della sua vita. Arriva in finale alla prima edizione del concorso letterario "Testo in cerca di regista", associato al David di Donatello, la storia di nonna Eva "Polvere alla polvere" (BookSprint Edizioni), dell'autore Roberto Gallaccio. 124 pagine ricche di eventi, vicissitudini, emozioni, per un passato turbolento e un presente che ha tanto da insegnare alle nuove generazioni.

Il libro inizia con un funerale, a cui partecipano diverse persone, e si chiude con un funerale. Siamo polvere e polvere ritorneremo. Una massima per certi versi tristemente famosa, ricorrente in cerimonie di questo tipo. Ed è questo, la polvere, il destino che lega tutti noi, così come Eva. Ad assisterla fino alla fine e a darle l'estremo saluto c'è Christian, suo nipote, che grazie alla nonna ha potuto imparare tante cose e ha avuto la possibilità di conoscere il passato di una ragazza vissuta senza un padre sin dall'infanzia.  

 Un'esistenza complicata, addolcita dalla presenza di un padre adottivo che le ha dato l'amore di cui aveva bisogno in assenza del genitore naturale, ma che le ha tolto la possibilità di seguire la propria vocazione a causa di un brutto episodio di violenza che ne ha stroncato le velleità. Poi la guerra, le bombe, le sirene, la paura, ma la voglia di resistere, lottare, con la grinta che da sempre ha contraddistinto Eva, fino alla fine, fino all'uscita dal conflitto e al boom economico degli anni a venire.

Uno scorcio di vita descritto con semplicità e scorrevolezza, con garbo ed entusiasmo, che emoziona e coinvolge. Ma anche un racconto sulla morte e sul senso della morte, che non deve essere vista solo ed esclusivamente come distacco, come assenza, come mancanza, ma anche come continua presenza, come cambiamento, attraverso i ricordi, le immagini, i pensieri e gli insegnamenti di chi ha accompagnato il nostro percorso sulla Terra e che ora non c'è più.

Roberto Gallaccio è nato a Roma ed è un classe 1965. La sua passione per la scrittura la sviluppa sin dalla giovane età, quando, a soli 13 anni, comincia a dilettarsi nella compilazione di poesie brevi e piccoli racconti. Nel 2009 partecipa, classificandosi al terzo posto, al premio Poesia del terzo millennio e l'anno successivo, sempre allo stesso concorso, riceve una menzione speciale. Prima di "Polvere alla polvere", con cui spera di aggiudicarsi il titolo di vincitore del premio "Testo in cerca di regista" nella serata finale del David di Donatello del 10 giugno, ha pubblicato sempre per la BookSprint Edizioni "La Bibbia mia. Testamento unico: er mio", un'edizione in romanesco, originale, della Bibbia. 

Martedì, 24 Novembre 2015 | di @Dario D’Auriente