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10 Apr
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Libri cartacei o ebook: il lettore diviso tra novità e tradizione li compra entrambi

Libri cartacei o ebook: il lettore diviso tra novità e tradizione li compra entrambi © Anton Maltsev

Hanno fatto il loro ingresso sulla scena solo pochi anni fa e sembrava dovessero diventarne i protagonisti assoluti. Sono gli ebook, i libri elettronici, che in poco tempo hanno conquistato numerosi lettori. A distanza di qualche anno, però, vediamo se hanno davvero avuto la meglio sul vecchio e caro libro cartaceo e se hanno convinto i lettori ad abbandonare le consolidate tradizioni di lettura.

A guardare i dati sulle vendite dei libri sembra proprio di no. Il cartaceo sembra non voler cedere il passo alla novità e mantiene ben salda la sua posizione. Dunque la battaglia è ancora aperta e libri online e cartacei ogni giorno cercano di conquistare o conservare nuovi lettori.
In alcuni casi il lettore, però, resta indeciso e li compra entrambi assaporando le diverse esperienze di lettura offerte. Già, esperienze di lettura diverse, perché è indubbio che sfogliare una pagina o schiacciare il dito su una schermata non è la stessa cosa, ma queste esperienze possono benissimo convivere. Sono molti, infatti, i lettori che si dividono tra cartaceo e digitale scegliendo l’uno o l’altro a seconda delle esigenze.
Così, se si preferisce il libro elettronico durante le movimentate giornate di lavoro perché più maneggevole e facile da leggere, anche durante gli spostamenti, non si rinuncia al libro cartaceo quando si va in vacanza. In questi casi infatti sono in molti a dichiarare di mettere in valigia un libro cartaceo da leggere poi sotto l’ombrellone con tutta la tranquillità che la situazione concede. Altri si dividono tra libri su internet e cartaceo a seconda delle letture.
Alcuni scelgono i libri on line per le letture di lavoro mentre preferiscono avere tra le mani un vero e proprio libro quando si legge per piacere, durante il tempo libero, forse perché come dice Umberto Eco ci sono libri da consultare e libri da leggere e questi ultimi «non potranno essere sostituiti da alcun aggeggio elettronico. Son fatti per essere presi in mano, anche a letto, anche in barca, anche là dove non ci sono spine elettriche, anche dove e quando qualsiasi batteria si è scaricata, possono essere sottolineati, sopportano orecchie e segnalibri, possono essere lasciati cadere per terra o abbandonati aperti sul petto o sulle ginocchia quando ci prende il sonno, stanno in tasca, si sciupano, assumono una fisionomia individuale a seconda dell'intensità e regolarità delle nostre letture, ci ricordano (se ci appaiono troppo freschi e intonsi) che non li abbiamo ancor letti, si leggono tenendo la testa come vogliamo noi, senza imporci la lettura fissa e tesa dello schermo di un computer, amichevolissimo in tutto salvo che per la cervicale».

 

 

 

Mercoledì, 10 Aprile 2013 | di @