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19 Mag
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Intervista all'autore - Franco Lana -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me, rappresenta mettere su carta le mie emozioni, "sigillare" sentimenti e sensazioni, ansie e paure, voglia di comunicare.
È molto bello dal punto di vista umano e creativo, e direi che in certi casi diventa anche terapeutico per l'autore stesso.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Direi, un cinquanta per cento, giusto a metà tra realtà e finzione.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
I racconti contenuti nel Libro, sono stati scritti nell'arco di un periodo di tempo medio lungo, e raccoglierli tutti insieme rappresenta una grande soddisfazione personale, ma anche una grande emozione, soprattutto per il privilegio di far leggere ai lettori (chi vorrà), le peripezie narrate nei miei elaborati e i piccoli messaggi che voglio trasmettere con essi.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
Per nulla semplice! Diversi titoli che mi andavano a genio ho dovuto scartarli perché già presenti in altre pubblicazioni (come da verifica in rete). Quindi infine, si è giunti al titolo indicato, che comunque mi soddisfa, e che può essere letto (anche in base alla copertina) in diverse maniere, ad ognuno spetta la propria interpretazione, io ho la mia.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Diciamo che, se dovessi naufragare su di un’isola deserta, mi farebbe piacere (e comodo) avere con me, qualche manuale di sopravvivenza!
 
Ebook o cartaceo?
Dico cartaceo, sono all'antica.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Fin da piccolo ho manifestato l'attitudine verso la scrittura, ma la consapevolezza di voler intraprendere quella strada, è giunta logicamente molto dopo, in età matura, come si suole dire. Il perché non esiste, nel senso che non so far altro.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Mi piacerebbe che vendesse tantissimo così da poter fare un sacco di soldi! Scherzi a parte, come dicevo prima, temo che l'urgenza comunicativa, dettata anche da motivi personali, abbia preso il sopravvento anche questa volta! Anche se ho dovuto aspettare qualche anno, ma ne valeva la pena. Non mi vengono in mente particolari aneddoti da raccontare.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Molta soddisfazione, come dicevo, ma anche ansia. Avrò fatto del mio meglio? Quali saranno le reazioni? Sembra falso dirlo, ma io scrivo anche per il mio prossimo e non soltanto per me.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
BookSprint Edizioni.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Aimè, essendo un po' retrogrado (in questo s'intende), ed essendo molto affezionato al cartaceo, preferisco non esprimermi al riguardo.

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