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20 Mar
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Intervista all'autore - Anna Ackermann -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata in una città del Trentino Alto Adige, a Bolzano, ove sono rimasta fino all’età di sei anni. Poi, la mia famiglia ed io ci siamo trasferiti a Torino e ho completato i miei studi nell’ambito scientifico, intraprendendo la carriera di insegnante.
Ho avuto la fortuna di riuscire a realizzare diversi sogni fra i quali quello di diventare mamma per tre volte e quello di provare tanti sentimenti, fra i quali un amore intenso. Mi ritengo fortunata per tutte le opportunità, che mi ha dato la vita seppure, come tutti penso, non esente da sofferenza e delusioni.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Sono diversi i libri, che consiglierei ad un adolescente, sebbene sia fermamente convinta che debba essere il ragazzo a avvicinarsi al genere letterario che più lo affascina. L’imposizione di particolari testi, potrebbe, a mio modesto avviso, diminuire o addirittura annullare il piacere del ragazzo verso la lettura. Ritengo che il rapporto con l’adolescente sia estremamente delicato e si debba sempre rispettare la sua indole per promuovere una sana crescita culturale. Una volta appresa quella che è la sua naturale propensione verso un determinato genere letterario, allora e solamente allora, è auspicabile cercare di condurlo verso letture, che possano arricchirlo e farlo crescere. I temi che ho trattato nei miei libri sono rivolti verso un pubblico
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
L’entrata dell’Ebook nel mondo della lettura è una risorsa incredibile e indubbiamente utile. Tutte le volte che abbiamo la necessità di portare tanti libri o il desiderio di avere a disposizione più letture, l’ebook diventa una possibilità senza pari ed estremamente vantaggiosa. Tutte le volte, però, che ho la possibilità di scegliere fra un libro cartaceo ed uno digitale, non nascondo che scelgo la prima opzione, perché il libro cartaceo, il profumo della carta, il suono stesso dei fogli, mentre si girano le pagine, mi danno delle sensazioni che non vorrei doverne farne a meno.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Non saprei dirlo con esattezza: scrivere una lettera, scrivere un diario, mi hanno sempre dato una serenità ed una pace sin da quando ero bambina, ma non credo di aver mai pensato, da adolescente che avrei mai scritto un libro o che ne sarei stata capace. Penso che sia tutto nato così dal caso dal momento e poi, da una pagina sono diventate due e poi tre e, poi, mi sono resa conto che era veramente bello poter imprimere le mie fantasie i miei pensieri, le mie frustrazioni, perché no, i miei dolori su carta e questi personaggi, che danzavano dinanzi a me e che riuscivo a catturare fra le mie righe mi davano una sensazione indescrivibile. No, non è stato un colpo di fulmine, ma una magnifica scoperta, un mondo che mi ha e che mi sta regalando una vita parallela e semplicemente
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Questo libro è il proseguo di “Michelle” la storia di una donna, che ha subito una violenza psicologica che le ha tolto ogni autostima e la voglia di vivere. In questo sequel Michelle continuerà il suo percorso alla ricerca di se stessa e nella speranza di una rinascita. Il libro è rivolto a tutte le adolescenti e a tutte quelle donne, che non credono più alla possibilità di uscire da quel vortice perverso che si instaura nel momento in cui viene annullata completamente la propria dignità e autostima. È necessario prima di intraprendere un percorso di analisi e di psicoanalisi credere che ci sia veramente la possibilità di uscirne fuori e rendersi conto che dipende molto da noi e dal nostro desiderio
Dopo Michelle, molte mie amiche hanno continuato a chiedermi come sarebbe realmente finita la sua storia e qualcuna mi ha addirittura detto che l’avevo lasciata in sospeso e che mancava il finale. In realtà, non era un finale che volevo dare alla storia, ma un messaggio a tutte coloro che hanno o vivono situazioni, relazioni così drammatiche e volevo magari riuscire ad evitare anche solamente ad una di loro di sprecare la propria vita con persone, che non meritano tanta dedizione. Sì, era proprio questo lo scopo e desideravo farlo subito, in fretta, perché anche un minuto della nostra vita è prezioso e non va perso. Così Michelle 2 , la forza dell’amore è arrivato dopo, con calma quasi a voler soddisfare le mie piccole lettrici, amanti del finale che, la sua presenza coglie il benestare della maggior parte, ma, il più delle volte, distoglie il lettore dal vero messaggio che vuol dare l’autore.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio, che spero di aver dato è la risposta che ho dato alla domanda precedente e cioè: in una relazione, a quanti compromessi siamo disposti a scendere, considerando che non possiamo mai ignorare i nostri bisogni in materia di felicità? Ecco, forse è questa la domanda che dobbiamo porci quando ci troviamo di fronte ad un uomo, che non sa amare o ama solamente se stesso. Il libro non dà formule magiche o consigli è semplicemente un percorso di vita, che vuol far riflettere su alcune vicende vissute dalla protagonista. Vicende molto simili a quelle che sentiamo ogni giorno e che a volte ritroviamo, tramutate in tragedie, sui quotidiani. Storie di donne, che credono di meritare quello che subiscono, soltanto perché hanno sbagliato una volta o perché reduci da una educazione sbagliata.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Un sogno nel cassetto? Non saprei dire, non credo di averci mai pensato realmente, sebbene, scrivere rappresenti, per me, uno dei momenti più piacevoli della giornata. Ancora oggi, che sono una docente ancora attiva e riuscire a trovare uno spazio di tempo, non sempre è facile, devo ammettere che riesco sempre, a costo di andare a dormire molto tardi, a trovare almeno un’oretta per potermi dedicare a questa passione. È una passione, che mi prende sempre di più, perché ci permette di volare su mondi che sembrano irraggiungibili e vediamo i nostri sogni divenire realtà.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Un episodio in particolare legato proprio alla nascita del libro non saprei. Forse la scena del matrimonio di Lara, in particolare il legame fra i figli, l’amore così puro e dolce fra fratelli, mi hanno riportato a scene che ho vissuto tante volte con i miei ragazzi e, non nascondo, che mi piace ricordarlo e mi emozionano tutte le
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, questo libro ne ero certa di portarlo a termine, forse perché mi sentivo in debito con chi ha letto il primo volume e desideravo soddisfare loro richieste.
 
Il suo autore del passato preferito?
Il mio autore preferito è E. J. Allibis come ho già menzionato tante volte, ma ce ne sono diversi che hanno catturato la mia attenzione in modo così profondo da farmi dimenticare di mangiare per poter continuare
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L’audiolibro sicuramente rappresenta un’altra delle grandi risorse, che superano molti ostacoli e facilitano la lettura anche per chi, per svariati motivi, senza questo ausilio, non potrebbe farla. La carta, come ho detto prima, ha la sua grande peculiarità e fascino, ma anche l’interpretazione soggettiva che noi diamo ai nostri personaggi, con un lettore esterno, verrebbe meno e la lettura perderebbe, a mio avviso, una parte di bellezza. Del resto, come tutte le cose in cui di necessità si fa virtù e l’audiolibro rimane una ottima risorsa.

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Lunedì, 20 Marzo 2023 | di @BookSprint Edizioni